Modena si sperimenta la nuova cura per l’Aids

VEB

Modena si veste di speranza, il Policlinico di Modena porterà avanti una nuova cura per i malati di Aids, sarà uno dei centri che sperimenterà il Tat.

Per la sperimentazione della cura ci saranno 60 pazienti, il Policlinico di Modena utilizzerà, nel reparto malattie infettive, il nuovo vaccino Tat, il vaccino studiato e sviluppato per bloccare l’infezione Hiv, ovviamente coadiuvato anche da una terapia adatta.

60 pazienti che potranno usufruire del nuovo vaccino Tat, al momento le informazioni relative alla sperimentazione danno ottime speranze, tale vaccino insieme ad una terapia di antiretrovirali, riesce a “risvegliare” e stimolare il sistema immunitario del nostro corpo.

Barbara Ensoli, direttore del Centro Nazionale Aids dell’Istituto Superiore della Sanità che ha sviluppato il vaccino, conferma che l’efficacia del vaccino coadiuvato dalla terapia: “Abbiamo dimostrato per la prima volta che la terapia antiretrovirale può essere intensificata attraverso un vaccino”.

Ovviamente il vaccino potrà essere disponibile, spiega sempre Barbara Ensoli, solo dopo la relativa sperimentazione, ma la ricerca ha prodotto ottimi risultati spiega: “Soggetti infettati dal virus Hiv ma ancora asintomatici e che presentano naturalmente anticorpi anti-Tat, progrediscono meno verso la malattia. Gli anticorpi proteggono dunque dalla progressione dell’infezione, e ciò ci induce a pensare che se il vaccino venisse somministrato a tali pazienti asintomatici e non in terapia, anche su di loro si potrebbe avare tale effetto di ‘blocco’ della malattia”.

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