Quando si è conosciuti la fama e il successo, è difficile accettare l’idea che un cambio di fortuna ti porti via tutto: non sapere come pagare gli operai, avere scoperti con le banche, essere sulla bocca di tutti può essere troppo umiliante da sopportare.
E di certo lo è stato per Egidio Maschio, imprenditore padovano alla guida della Maschio Gaspardo, azienda che produce macchinari agricoli e che negli ultimi anni, con una crescita impetuosa, era arrivata a realizzare 324 milioni di fatturato.
Ma secondo quanto riferisce il «Corriere del Veneto», l’azienda, che negli ultimi anni aveva affrontato ingenti investimenti, si sarebbe pesantemente indebitata con le banche: decine i milioni di euro che avrebbe dovuto restituire.
A inizio mese l’azienda aveva deciso di affidarsi per la guida manager esterni, con la nomina di Massimo Bordi ex dg di Ducati e vicepresidente di MV Augusta, come nuovo Amministratore Delegato e Paolo Bettin in qualità di Chief Financial Officer, ma evidentemente i problemi erano troppo grossi.
E così l’imprenditore di Campodarsego si è ucciso stamane nella sua azienda a Cadoneghe, alle porte di Padova. Si è sparato con un fucile al petto poco dopo le 6.30 in ufficio, dove era arrivato da poco. Il corpo senza vita è stato trovato da un dipendente.
«Sono sconvolto. Con Egidio Maschio ci lascia un grande imprenditore, ma anche un grande uomo che ha legato la sua storia imprenditoriale e personale al Veneto», queste le parole del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.