Il commercio di tabacco e sigarette è uno dei pochi monopoli di Stato ancora vigenti in Italia, e diciamocela tutta, il Governo cerca di aumentare continuamente i suoi margini di guadagno, aumentando i prezzi.
Tattica lecita, ma che irrimediabilmente contribuisce ad alimentare il contrabbando, che negli ultimi mesi è più florido che mai. Contrabbando che fa male alle casse statali, certo, ma soprattutto alla salute dei fumatori: se già normalmente il fumo è altamente nocivo, nelle sigarette di contrabbando spesso sono contenuti veri e propri veleni.
Come riportato dal Mattino, Napoli è uno dei principali terminali dei nuovi traffici di sigarette con il logo di marche sconosciute prodotte in alcuni Paesi dell’Est e in Estremo Oriente, che vengono poi diffuse sul territorio napoletano a prezzi molto bassi che oscillano dai due ai tre euro e cinquanta in particolare nei vicoli del centro storico.
Queste sigarette sono lavorate con veleni ad altissima tossicità: i rischi per la salute sono notevoli e spesso e volentieri quasi irreparabili.