Olanda, la tiny house è green ed autosufficiente

VEB

Negli ultimi anni l’attenzione all’ambiente è cresciuta sempre più, cercando di impattare il meno possibile su un ecosistema già irrimediabilmente danneggiato dall’uomo.

Di pari passo però si fa attenzione anche alle nuove fonti di energia, le cosiddette rinnovabili, che oltre a impattare meno, permettono un forte risparmio economico.

In quest’ottica il team di Sustainer Homes, una start up olandese, ha ideato e realizzato una soluzione abitativa davvero singolare: una casa-container a basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica, collocabile praticamente ovunque e del tutto autosufficiente. Un’abitazione davvero alternativa, che punta a rispettare l’ambiente e a tagliare tutti i costi accessori.

La tiny house è alimentata tramite un mix di energia solare e turbine eoliche, impiegando, per gli interni, pannelli di Ecoboard, ecopannelli prodotti con agrofibre (paglia e derivati), idrofughi e ignifughi, biodegradabili e riciclabili. La soluzione produce circa 5000 kWh all’anno ed è dotata di batteria, conservando l’energia prodotta in eccesso, consentendo un approvvigionamento elettrico costante in grado di soddisfare confortevolmente i bisogni (energetici) dei suoi abitanti.

Inoltre, l’acqua piovana viene raccolta sul tetto e filtrata per renderla potabile, così come le acque di scarico, anch’esse filtrate e rilasciate nel terreno.

Il prototipo, realizzato in Olanda in un solo mese, misura 30 mq ed è in grado di ospitare sino a 2 persone.  Il costo dell’abitazione si aggira intorno ai 75mila euro.

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