Restituiscono la pensione dello zio morto ma poi la sorpresa

VEB

L’incredibile vicenda accaduta in Kazakistan

I Supygaliev, la famiglia di Aigali Supygaliev, avevano pagato una lapide, commissionato un piccolo santuario di pietra sopra la tomba nella tradizione kazaka e perfino restituito i pagamenti delle pensioni per i due mesi in cui Aigali era stato ormai ufficialmente dichiarato “morto”.

Aigali Supygaliev si presenta due mesi dopo la sepoltura in Kazakistan
Quando lo zio Aigali ha varcato la porta, mia figlia Saule è quasi morta per un infarto“, ha detto suo fratello.

Aigali Supygaliev, dal Kazakistan, è stato dichiarato morto dopo che i test del DNA su resti umani gravemente bruciati hanno dimostrato “con una certezza del 99,2%” che erano suoi.

Le autorità hanno rilasciato un certificato di morte ufficiale ed è stato “sepolto” a settembre nel cimitero musulmano di Tomarly, la città natale della sua famiglia, a nord del porto del Mar Caspio di Atyrau.

Suo fratello Esengali Supygaliev, ha riferito al sito di notizie Azh.kz: “Abbiamo organizzato una tradizionale cerimonia ‘konil shai’,” dove gli amici possono condividere il tè e discutere con i lutti.

Quando lo zio Aigali ha attraversato la porta e dopo due mesi che lo avevamo sepolto, mia figlia Saule è quasi morta per un attacco di cuore“, ha aggiunto Esengali.

Aigali, 63 anni, era uscito di casa una mattina di giugno e non era più tornato. “Aigali era stato visto vagare per una settimana da alcuni testimoni“, ha detto suo fratello.

Così, quando l’uomo ha varcato la porta di casa due mesi dopo, ha spiegato l’incredibile vicenda: “Aveva accettato un’offerta di lavoro in un villaggio vicino grazie ad un uomo incontrato in un mercato il giorno della sua scomparsa, terminato il periodo di lavoro era tornato a Tomarly” hanno spiegato i parenti.

Lo scienziato forense che ha effettuato l’analisi del DNA ha dichiarato ad Azh.kz che “l’accortenza del test era del 99,2% ma non bisogna mai dimenticare quell’altro 0,8%“.

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