Il Nuovo Stato Islamico, il famigerato Isis, sta portando terrore in terre già flagellate da secoli da miserie e povertà, e sta costringendo milioni di persone a scappare dalle proprie case, togliendogli la libertà di parola e persino quella di pensiero, in nome di un Dio sanguinario che esiste solo nella loro mente malata.
Sembra impossibile che una ideologia che predica solo odio e violenza possa essere anche solo tollerata in un paese civile, eppure a quanto pare ha trovato proseliti persino nel nostro paese: diversi nostri connazionali hanno lasciato tutto e hanno scelto di armarsi e combattere nelle forze armate dell’Isis.
Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durante un intervento al programma tv ‘L’Arena’, ha confermato: “sono 83 i foreign fighters italiani, nati nel nostro paese e con nazionalità italiana che hanno deciso di combattere con l’Is”.
“È terribile immaginare perché lo fanno, ma succede”, ha commentato la ministra, aggiungendo che “la lotta all’Isis è una priorità del mondo, è un cancro che non dobbiamo consentire di avanzare nell’umanità”.
Nella lotta contro il Califfato «non siamo stati timidi. Il contingente più numeroso d’Europa nella battaglia anti Isis è quello italiano e ora lo aumenteremo», ha rivendicato poi il ministro della Difesa.