Più di una volta, negli ultimi anni, si è proposto come “maestro” di vita, rivendicando la necessità di insegnare l’educazione sessuale nelle scuole, ed anche affrontando temi più spinosi, sempre direttamente o indirettamente legati al suo noto lavoro di pornoattore.
Più di una volta Rocco Siffredi ha dichiarato pubblicamente di essere favorevole alla riapertura delle case chiuse, trovando non pochi appoggi, anche tra gli studenti, che gli avevano offerto la possibilità di tenere un dibattito pubblico addirittura in Università.
L’Università di Firenze ha però detto no a Rocco Siffredi: l’attore e produttore porno più famoso d’Italia avrebbe dovuto prendere parte al convegno dal titolo Case Chiuse. L’Italia verso l’Europa in programma il 18 marzo prossimo all’Ateneo del capoluogo toscano.
Rocco dovrebbe essere il protagonista, in quanto imprenditore del sesso ,di una sorta d’intervista nella quale racconta le sue visioni sul mondo della prostituzione, ma a spegnere l’entusiasmo di Azione Universitaria, lista di destra organizzatrice dell’evento, ci hanno pensato i presidenti della Scuola di Economia e della Scuola di Giurisprudenza, che hanno espresso il loro secco.
“Sul tema Rocco Siffredi è stato intervistato dalla Rai e anche da Mediaset, che ha mandato in onda un servizio su Le Iene”, spiega Angela Sorice, presidente di Azione universitaria Firenze.
“Ci fa rabbia che il no non sia stato neppure motivato – accusa ancora Sorice -. È chiaro che qui si usano due pesi e due misure. La sinistra può occupare un’aula da anni e organizzare feste che hanno causato non pochi danni. Non dimentichiamoci che qualche anno fa il D5 dovette rimanere chiuso per un po’ dopo una sconsiderata iniziativa dei collettivi. Noi, invece, che siamo una lista eletta dagli studenti e che ci muoviamo sempre all’interno delle regole, veniamo trattati così”.
L’Università, sostengono gli studenti, deve essere un luogo di discussione aperto a tutti e per questo ora si rivolgeranno direttamente al rettore, professor Luigi Dei.
