Ad Acilia, X Municipio di Roma, è esplosa una palazzina di due pani: al momento ci sono ancora due dispersi: Deborah e la figlia Aurora di otto anni.
Alle 14.07 di oggi 28 dicembre, Acilia, sul litorale romano, è stata scossa da una violenta esplosione causata, pare, da una fuga di gas.
La palazzina si trova in Via Giacomo della Marca, 36 e ospita quattro appartamenti.
Sotto le macerie ci sono ancora l’insegnante Deborah e sua figlia. I soccorritori sono in contatto con la piccola Aurora che riesce a interagire con loro.
Una coppia di anziani, zii dell’insegnante di 67 e 68 anni, “sono stati estratti vivi dopo circa un’ora di ricerche e sono stati trasportati in ospedale: una in codice rosso e l’altro in codice giallo”.
Così ha spiegato il funzionario dei Vigili del Fuoco Luigi Liolli.
Sul posto operano i vigili del fuoco, tre ambulanze e una eliambulanza, carabinieri e polizia.
Forse a scoppiare è stata una bombola di gas nell’appartamento al primo piano abitato da una famiglia del Bangladesh.
Sembra che questa famiglia fosse sotto sfratto e l’utenza era stata distaccata. Per questo per cucinare usavano una tradizionale bombola di gas.
L’esplosione ha mandato in frantumi anche i vetri delle abitazioni vicine. Panico per il boato avvertito distintamente nei quartieri limitrofi.
“Avevamo appena finito di mangiare e abbiamo sentito un’enorme deflagrazione”, ha raccontato la signora Neri che abita di fronte alla palazzina esplosa.
“Sul momento abbiamo pensato potesse essere precipitato un aereo. Poi ci siamo affacciati e abbiamo visto lo spettacolo: la palazzina non c’era più e tutto intorno finestre divelte, vetri infranti e auto danneggiate”.
La procura di Roma ha avviato un’inchiesta. Il pm Mario Palazzi, sul posto per il sopralluogo, intende procedere per disastro colposo.