Che il Sud Italia sia sempre un passo indietro rispetto al resto della penisola è un fatto innegabile, risalente addirittura all’Unità d’Italia stessa, ma certo negli anni i vari governi che si sono succeduti hanno fatto ben poco per alleggerire e ridurre il gap, adottando misure che si sono puntualmente rivelate fallimentari.
E’ quello che ha sottolineato nei giorni scorsi l’autore del celebre libro denuncia Gomorra, Roberto Saviano: un’analisi lucida e sagace, che ha tirato in ballo anche l’attuale governo, reo anch’esso di aver fatto ben poco e la cosa non è andata certo giù a Matteo Renzi. Dopo i dati Svimez, secondo cui il sud rischia il «sottosviluppo permanente», Saviano aveva sollecitato il Governo a muoversi con una lettera aperta.
Da canto suo il Premier da Tokyo aveva affermato: “Sul Sud basta piagnistei, rimbocchiamoci le maniche”.
“Mi addolora molto che sia definito ‘piagnisteo’ ricordare che al Sud il numero degli occupati è al livello più basso dal 1977, la natalità ai minimi storici dai tempi dell’Unità d’Italia”, ribatte Saviano su Facebook: “I meridionali fuggono al Nord e all’estero, i migranti stranieri che arrivano sulle nostre coste mirano a trasferirsi in altri Paesi. Il tutto nella totale assenza di progetti e investimenti. Questo è un urlo di dolore, non un piagnisteo che sembra invece somigliare di più alla cantilena del ‘va tutto bene'”.