Sharon Stone condivide coi fans il provino di Basic Instinct

VEB

Solamente qualche ore fa aveva fatto impazzire il web con uno scatto a dir poco hot: con un abito cortissimo e le calze a rete, alla soglia dei 60 anni, aveva dimostrato al mondo di avere una carica sensuale immutata rispetto ad un quarto di secolo prima quando, con le medesime gambe, faceva sognare in una delle pellicole più belle e famose di sempre.

Ed ora Sharon Stone, proprio per celebrare i primi 25 anni di Basic Instinct, la pellicola che le ha dato fama e successo interplanetario, ha deciso di svelare al mondo il provino che le ha permesso di ottenere quella parte.

Nel video, condiviso sui social, la si vede dialogare con il regista Paul Verhoeven e già dai primi frammenti è facilmente intuibile un talento che, profuso nel celebre personaggio della scrittrice e psicologa Catherine Tramell, avrebbe decretato il successo della pellicola e della sua carriera.

Per quella parte la produzione vagliò una cinquantina di attrici, tra cui Kim Basinger, Greta Scacchi, Meg Ryan, Demi Moore, Julia Roberts. Tutte rifiutarono per l’eccessiva carica erotica di alcune scene.

Grazie a questo provino, nei panni di Catherine Tramell, scrittrice e psicologa sospettata di aver commesso alcuni delitti, protagonista nel film di una torbida e infuocata relazione con Michael Douglas, Sharon diventa tra le più celebri attrici di Hollywood.

Celeberrima la scena in cui accavalla le gambe svelando l’assenza di biancheria intima.

Anche grazie al suo talento e alla sua bellezza, ancora oggi, è impossibile dimenticare quel film, che ha suscitato scandalo quando è uscito, nel 1992, e che è diventato un vero e proprio cult del genere thriller erotico.

Per il mix controverso di erotismo e violenza, Basic Instinct fu un successo al botteghino, portando a casa oltre 350 milioni di dollari, dopo esserne costato meno di 50.

In un’intervista, la Stone aveva già dichiarato: “Non è stato facile ottenere la parte. Prima l’hanno offerta a 12 o 13 attrici che però hanno rifiutato. Quindi quando sono arrivata sul set, nessuno ha detto ‘Evviva, è arrivata!’, ma erano più ‘Mh, ok’. Ma sapevo, una volta arrivata sul set, di essere la persona giusta.”

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