Dal prossimo 5 maggio approderà nei cinema italiani “Stonewall” il film di Roland Emmerich che racconta la storia della nascita del movimento per i diritti gay.
New York 28 giugno 1969, l’una e trenta circa. Otto poliziotti fanno irruzione nel locale per omosessuali Stonewall Inn che si trova in Christopher Street. Non si ha certezza dei fatti precisi.
Si racconta però che Sylvia Rivera, una pasionaria transessuale, per ribellarsi all’ennesima violenza dettata dalla discriminazione di genere, lanciò una bottiglia contro un agente.
Da questo gesto presero il via i “moti di Stonewall. Solo quella notte 2000 manifestanti, non solo omosessuali, lesbiche e trans, ingaggiarono una cruenta battaglia contro 400 poliziotti.
Al grido di “Gay Power”, i manifestanti lanciarono sassi e si difendevano come leoni dai manganelli della polizia.
Furono tre giorni di lotte. Tre giorni dai quali si originò il Movimento di Liberazione Gay. Ecco perché il 28 giugno si celebra il Gay Pride.
Emmerich, originario di Stoccarda in Germania, è rimasto profondamento colpito da questa vicenda tanto che ha voluto saperne di più.
“Ho cominciato a informarmi di più su Stonewall – spiega – leggendo diversi documenti. Quello che mi ha colpito è che a ribellarsi e a combattere furono le persone che avevano meno da perdere”.
“Si trattava dei ragazzi che frequentavano questo locale: traffichini, scare queens e altre persone da cui non ci si aspetterebbe mai una resistenza nei confronti della polizia. Questo, però, è quanto effettivamente accaduto”.
“Se guardiamo ai movimenti per i diritti civili, a Selma e ad altri eventi di questo genere, è sempre la stessa storia. La società cambia solamente se qualcuno usa violenza”.
“Stonewall – continua il regista – è stata la prima volta in cui i gay si opposero, e lo fecero alla loro maniera: quando la polizia si schierò in tenuta antisommossa, questi ragazzi formarono uno schieramento di fronte a quello dei poliziotti e cantarono una canzone sconcia. Per me quella fu una ribellione gay”.
Il protagonista della storia di Emmerich è Danny Winters, interpretato da Jeremy Irvine.
Danny è un giovane ragazzo omosessuale originario di una piccola cittadina dell’Indiana. Costretto a scappare dal suo Paese approda a New York, dove, senza alloggio e senza soldi, è accolto dai giovani ragazzi di strada che gravitano intorno allo Stonewall Inn.