Taylor Swift, durissime parole contro il suo molestatore

VEB

Sovente le star, purtroppo, veicolano messaggi ben poco edificanti, beccati ad abusare di alcol e sostante stupefacenti, a sfoggiare il loro denaro e la loro vita fatta di lussi e ben pochi sacrifici.

Ben vengano quindi i messaggi come quelli lanciati da Taylor Swift che, portando in tribunale un suo molestatore, vuole dimostrare a tutte le donne del mondo che è sbagliato chinare la testa e subire, ma al contrario bisogna sempre denunciare a testa alta.

La cantante statunitense ha infatti testimoniato durante un processo in cui ha accusato di molestie sessuali il conduttore radiofonico David Mueller, che stando alla sua testimonianza nel 2013 le aveva messo una mano sotto la gonna e palpato il sedere.

Questo è il secondo processo che vede contrapposti Mueller e Swift: nel primo, cominciato nel 2015, Mueller ha fatto causa a Swift chiedendo 3 milioni di dollari di risarcimento per aver perso il lavoro dopo le accuse di molestie e per il danno alla sua reputazione. In questo processo Swift vuole provare di non essere responsabile del suo licenziamento e di essere veramente stata vittima di molestie sessuali.

Nel corso del processo, la cantante è stata interrogata dagli avvocati e ha ribadito di aver subito un’aggressione a sfondo sessuale da parte di Mueller: “Ha afferrato il mio sedere sotto la mia gonna, con una presa forte, una presa molto lunga, è durata abbastanza a lungo per rendermi completamente certa che fosse intenzionale” ha dichiarato la popstar.

La Swift ha aggiunto che una delle guardie di sicurezza che all’epoca lavorava per lei ha assistito all’abuso, ma ha spiegato di non aver reagito durante il meet&greet perché era “qualcosa che non voleva far sapere”.

La Swift all’epoca tacque e raccontò del palpeggiamento solo alla madre e ad alcune persone del suo staff: “Dopo quanto accaduto, una luce si è spenta nella mia personalità, ho sentito solo una voce che diceva ‘Grazie per essere venuta’”.

I giudici hanno poi sentito anche la fidanzata di Mueller, che era con lui quando sarebbe avvenuta la molestia, cioè durante la famigerata foto della coppia. Shannon Melcher ha detto di non essersi resa conto di comportamenti inappropriati e che queste accuse hanno devastato psicologicamente il fidanzato.

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