Torino, città di contraddizioni: in bilico tra ricchezza e povertà

VEB

Torino è una città di contraddizioni, in bilico fra ricchezza e povertà.

Il capoluogo piemontese è una bella città. Ricca di cultura del passato, ma anche di buona cultura moderna, di un corretto senso delle cose ben appreso dai suoi amministratori che, sia pure con idee diverse o molto diverse fra loro, non hanno mai lasciato che si degradasse come molte altre città italiane.

Vediamo adesso che succederà con la nuova amministrazione pentastellata: se saprà reggere il peso di un’eredità importante come quella lasciata da Piero Fassino.

Ce lo dirà il tempo. Intanto, per quel che riguarda le condizioni economico-sociali di questa città, si registrano però stridenti contraddizioni.

Dalle denunce dei redditi raccolte dal Dipartimento per le Finanze, risulta che nelle tasche di poco oltre 21mila contribuenti, cioè una percentuale del 3,5% della popolazione, si concentrano il 20% circa dei soldi guadagnati dall’intera città in un anno.

I dati si riferiscono al 2014, ma si ha ragione di ritenere che nel 2015 e 2016 non si siano discostati di molto.

Nella fascia più povera di Torinesi, quelli con circa 10.000 euro l’anno, ci sono 154mila contribuenti. E con poco meno di 1.000 euro al mese o si campa male, o non si campa proprio.

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