Tumore al seno, nuove speranze da una ricerca tutta italiana

VEB

Purtroppo, nonostante i tantissimi progressi che la scienza ha fatto negli ultimi decenni, sono ancora tantissime le donne che vengono colpite da tumore al seno, con un tasso di mortalità ancora troppo alto.

Sono tanti gli studiosi che stanno cercando di trovare una cura definitiva,  e dei significativi passi in avanti sono stati fatti da un team di ricerca italiano della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e dell’IOM del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

La ricerca, finanziata dall’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, è stata pubblicata sul Journal of Physical Chemistry Letters.

I ricercatori si sono concentrati su alcuni enzimi, cioè piccole proteine, presenti nel nostro organismo, chiamati citocromi P450.

Da tempo gli scienziati hanno selezionato tali enzimi come bersagli delle terapie antitumorali, per contrastare la crescita della malattia. L’oggetto dello studio riguarda le vie biologiche con cui tali bersagli possono essere raggiunti. “È noto che questi enzimi sono caratterizzati da un sito di attivazione nascosto – ha spiegato Alessandra Magistrato, ricercatrice CNR-IOM/SISSA  – ma raggiungibile attraverso numerosi canali di accesso di cui non si conosce ancora la reale funzione”.

Il team ha scoperto che un farmaco e un ormone utilizzati per colpire questo enzima seguono inaspettatamente percorsi biologici identici prima di raggiungere il bersaglio. Il risultato potrebbe quindi aprire le porte a migliori strategie terapeutiche.

“Sorprendentemente abbiamo identificato gli stessi due canali in entrambi i casi”, prosegue la ricercatrice, “indipendentemente quindi dalla diversa forma, dimensione o idrofobicità delle due molecole studiate”. In pratica, esisterebbe un’unica ‘corsia preferenziale’ per raggiungere lo stesso sito attivo, ovvero il bersaglio da colpire.

Intanto che nuovi farmaci e cure vengano messe a punto, è importante la prevenzione e non sottovalutare mai i sintomi. Il primo è sicuramente  la presenza di noduli. Basta eseguire delle semplici manovre di auto-palpazione per individuarli e sottoporli ad esami più accurati. Altro segnale che può indicarci la presenza di un tumore al seno è la  l’ alterazione del capezzolo. E’ possibile anche assistere a perdite di fluido. Anche strani rigonfiamenti, alterazioni e aumento di dimensioni a livello del seno potrebbero nascondere la presenza di un tumore.

I fattori di rischio per lo sviluppo di questa malattia sono l’obesità, la vita sedentaria, l’assunzione eccessiva di bevande alcoliche, alcuni tipi di terapia ormonale sostitutiva per la menopausa, l’esposizione alle radiazioni ionizzanti e ad altre sostanze.

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