Vaccinazioni arriva il cerotto, sostituirà le punture

VEB

Sarà un semplice cerotto a sostituire l’attuale metodologia utilizzata per le vaccinazioni? Sembra proprio di si, dunque stop a punture ed aghi e via libera a semplici cerotti che svolgeranno il medesimo lavoro, dunque nel futuro dei vaccini c’è un cerotto che, sostituendo le temute punture, renderà meno traumatiche le vaccinazioni.

Molti di noi hanno sempre avuto paura delle punture. E non solo i bambini, anche i genitori. Paradossalmente questa è una delle ragioni per le quali non si fanno i vaccini, anche quelli più necessari.

Di certo è una paura immotivata, che merita di essere superata, anche perché l’inoculazione di un vaccino non è solo a tutela e salvaguardia della salute privata, è anche un mezzo efficace di tutela della salute pubblica.

Se certe malattie che si possono combattere con il vaccino sono trasmissibili, coloro che decidono di non fare la profilassi e di non farla fare ai propri figli, si assumono una responsabilità importante nei confronti della collettività.

Basti pensare ai bambini che vivono a contatto con gli altri negli ambienti scolastici, o al personale sanitario di una clinica, o a un addetto ad un ufficio a costante contatto col pubblico. Ma la scienza viene incontro anche a chi ha paura delle punture, degli aghi, delle siringhe e compagnia bella.

Per affrontare questi casi, ma anche quelli di persone anziane o con patologie complesse in previsione di possibili virus influenzali, il Georgia Institute of Technology e la Emory University di Atlanta, si sono inventati qualcosa di interessante: si tratta di cerotti speciali dotati di microaghi.

Sono prototipi in corso di sperimentazione, ma i primi risultati dei test sono stati già pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale The Lancet.

Lo studio è stato finanziato dai National Institutes of Health degli Stati Uniti. I cerotti hanno grosso modo la grandezza di una moneta, ed ognuno di essi possiede un centinaio di minuscoli aghi sufficientemente lunghi per penetrare nella nostra pelle.

L’inventore del cerotto, Mark Prausnitz, del Georgia Institute of Technology, spiega: La nostra cute è un organo di immuno-sorveglianza, essendo la prima interfaccia con l’esterno, per cui è ben attrezzata per riconoscere i patogeni e montare una risposta contro di loro.

Nei microaghi del cerotto viene montato il vaccino, e il contenuto, una volta applicato il cerotto stesso, viene rilasciato in circa 5 minuti, vale a dire con la completa dissoluzione degli aghi.

L’efficacia di questi cerotti per i vaccini sembra essere molto buona, dopo che è stato effettuato un test su circa un centinaio di pazienti.

Fra gli aspetti interessanti c’è soprattutto il fatto che ci si può vaccinare da soli. Finora come controindicazioni si registrano solo lievi eritemi e prurito, che tendono a scomparire in breve tempo.

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