Vaccini, gli scettici sono sempre meno

VEB

La legge, entrata in vigore da poche settimane, sta avendo i suoi primi risultati positivi: gli scettici sono in continua diminuzione e sempre più famiglie italiane si stanno decidendo a vaccinare i propri bambini, per permettergli di accedere alla scuola.

Nello specifico, un sondaggio condotto dall’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società ha dimostrato che gli italiani contrari alle vaccinazioni sono diminuiti nettamente rispetto a due anni fa.

Tra coloro che ritengono che nessuna vaccinazione debba essere obbligatoria c’è stato un vero e proprio dimezzamento, col passaggio dal 18,6 percento del 2015 all’8,1 percento del 2017.

Certo, sapere che quasi un italiano su 10 resti fermamente contrario a qualunque vaccinazione è un dato che farà discutere, tuttavia il quadro è sostanzialmente cambiato rispetto al recente passato.

La percentuale di quelli che pensano che tutte le vaccinazioni dovrebbero essere obbligatorie è raddoppiata, passando dal 23% al 47,1%, mentre il 44% degli italiani ritiene che l’obbligo dovrebbe essere limitato solo a precise vaccinazioni, lasciando così il singolo cittadino libero di decidere.

In generale la contrarietà ai vaccini è più diffusa tra le persone con scolarizzazione più bassa, sebbene risulti scettico anche il 4 percento dei laureati. Tra le persone preparate in materie scientifiche si registra invece il favore più ampio alle vaccinazioni.

Nel Paese di Di Bella e Vannoni, finalmente una buona notizia”: così Roberto Burioni, ordinario di microbiologia e virologia al San Raffaele di Milano commenta in un’intervista a ‘Repubblica’ i dati della ricerca.

Legge per l’obbligo a scuola “è stata un grande passo avanti, intanto perché ha fatto capire da che parte sta lo Stato. Cioè da quella della scienza e non della stregoneria”, ha spiegato.

Intanto, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL NO ha provveduto nei mesi scorsi ad avvisare le famiglie non in regola con gli obblighi vaccinali, tramite lettera contenente la prenotazione delle sedute, la data e l’ora della convocazione.

La comunicazione ricevuta dalle famiglie serve anche come attestato da presentare a Scuola nei termini previsti dal Decreto; firmandola, i genitori esprimono la volontà di aderire all’invito dell’ASL NO.

È da segnalare che, comunque, molti genitori italiani che, volontariamente, non avevano vaccinato i figli in passato, ora cercano di ritardare l’appuntamento con quello che è diventato un obbligo di legge, attendendo anche l’arrivo di sentenze in relazione ad alcuni ricorsi.

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