A Vigevano picchiavano e brutalizzavano i compagni: arrestati 4 minorenni.
La baby gang delle stazioni ferroviarie, secondo la definizione delle Forze dell’Ordine.
Una banda di quindicenni senza scrupoli, violenti, cattivi, che violentavano e picchiavano i coetanei.
A fronte delle indagini condotte da qualche tempo dai Carabinieri di Vigevano, quattro piccoli delinquenti sono stati arrestati e sei denunciati.
Ma la cosa peggiore, oltre alle violenze fisiche e psichiche è che i ragazzini brutalizzati erano esibiti sul web come trofei di caccia.
Quindi dileggio e umiliazione. E queste cose non si dimenticano facilmente; sono segni che restano impressi per tutta una vita, un po’ come le vittime della pedofilia.
La gang agiva in branco, ed è stato possibile perseguirla a fronte di alcune denunce fatte dai genitori delle vittime.
Le accuse sono gravissime: concorso in violenza sessuale, riduzione in schiavitù, pornografia minorile, violenza provata aggravata mediante lo stato d’incapacità procurato alla vittima.
La gang ha perfino costretto un ragazzino a ubriacarsi, quindi gli hanno messo una catena al collo e l’hanno portato in giro come i cani col guinzaglio.
Un altro è stato denudato, appeso a testa in giù sopra un ponte e costretto a subire atti sessuali.
Ma i genitori degli aguzzini? Dove erano? Dove sono? E che tipo di educazione hanno dato ai loro figli?