Antiche terre nascoste sotto l’Antartide svelate dalle immagini gravitazionali

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I segreti dell’Antartide, un continente misterioso e poco esplorato, continuano ad affascinare scienziati e ricercatori di tutto il mondo. Recenti scoperte effettuate grazie ai satelliti in orbita hanno attirato l’attenzione degli studiosi su questa terra ghiacciata e sulla sua millenaria storia. Gli scienziati stanno concentrando i loro sforzi nello studio dei resti di continenti perduti da lungo tempo sotto le calotte glaciali dell’Antartide.

Antiche terre nascoste sotto Antartide svelate dalle immagini gravitazionali
Foto@Pixabay

Nel 2018, i ricercatori dell’Università di Kiel in Germania e del British Antarctic Survey sono riusciti a fare una scoperta sorprendente utilizzando dati di mappatura gravitazionale satellitare e informazioni sismologiche approfondite. Questa combinazione di dati unici ha permesso loro di creare un mosaico delle antiche caratteristiche geologiche celate sotto i densi strati di ghiaccio antartico. “Le immagini gravitazionali ottenute rivoluzioneranno la nostra capacità di studiare l’Antartide, il continente meno esplorato sulla Terra“, ha affermato il coautore dello studio, il geofisico Fausto Ferraccioli del British Antarctic Survey.

Uno strumento fondamentale per questa scoperta è stato il satellite GOCE (Gravity field and Ocean Circulation Explorer) dell’Agenzia Spaziale Europea. Durante il suo funzionamento quinquennale, dal 2009 al 2013, il GOCE ha raccolto dati unici sul campo gravitazionale terrestre, misurandone la forza con elevata precisione. Purtroppo, il satellite ha concluso la sua missione rientrando e disintegrandosi nel 2013 nelle vicinanze delle Isole Falkland nell’Oceano Atlantico meridionale. Tuttavia, prima della sua conclusione, il GOCE ha inviato tutti i suoi preziosi dati sulla Terra. Grazie a questi dati e alle informazioni sismologiche raccolte da tutto il pianeta, gli scienziati sono stati in grado di creare immagini tridimensionali della struttura tettonica dell’Antartide, situata sotto le imponenti calotte glaciali.

Questo studio ha permesso di rivelare le differenze fondamentali tra l’Antartide occidentale e orientale. Si è scoperto che l’Antartide occidentale presenta una crosta e una litosfera più sottili rispetto alla parte orientale del continente, in cui sono presenti pieghe montuose e zone rocciose stabili chiamate cratoni. Proprio in queste regioni, ricche di cratoni rocciosi, sono stati individuati i resti di antichi continenti sepolti nelle profondità delle moderne piattaforme antartiche. “Nell’Antartide orientale, osserviamo un affascinante mosaico di caratteristiche geologiche che rivelano somiglianze e differenze fondamentali tra la crosta antartica e altri continenti a cui era collegata fino a 160 milioni di anni fa“, ha spiegato Ferraccioli.

La scoperta dei resti di antichi continenti conferma la teoria secondo cui l’Antartide in passato faceva parte di altri continenti, separandosene successivamente a causa di processi tettonici globali. I cratoni individuati sotto le calotte glaciali rappresentano delle “finestre sul passato” uniche che aiuteranno gli scienziati a ricostruire la storia primordiale del nostro pianeta e a comprendere come i continenti si siano formati e separati nel corso di milioni di anni. “Questa scoperta non solo amplia la nostra conoscenza sull’Antartide, ma offre anche nuove opportunità per studiare l’antica storia del nostro pianeta e i processi che hanno plasmato il suo patrimonio geologico“, ha aggiunto Roger Haagmans, scienziato dell’ESA GOCE.

La recente ricerca condotta sulle profondità dell’Antartide ha aperto nuovi orizzonti per la comprensione di questo affascinante continente. Le immagini gravitazionali e le informazioni sismologiche hanno fornito agli scienziati preziosi indizi sulla sua storia nascosta. L’Antartide, un tempo connessa ad altri continenti, ha lentamente separato la sua strada nel corso dei millenni, lasciando indizi importanti sotto le sue imponenti calotte glaciali.

Il satellite GOCE ha svolto un ruolo cruciale in questa scoperta, raccogliendo dati unici sul campo gravitazionale terrestre. Anche se il satellite ha concluso la sua missione nel 2013, i dati trasmessi prima del suo rientro hanno aperto nuove prospettive di ricerca. Grazie a una combinazione di informazioni provenienti da diverse fonti, gli scienziati sono stati in grado di creare una visione tridimensionale della struttura tettonica dell’Antartide.

L’Antartide occidentale e orientale hanno dimostrato di essere molto diversi. Mentre l’Antartide occidentale ha una crosta e una litosfera sottili, l’Antartide orientale presenta pieghe montuose e zone rocciose stabili chiamate cratoni. È proprio in queste regioni che sono stati scoperti i resti di antichi continenti sepolti sotto le calotte glaciali. Questi ritrovamenti supportano la teoria che l’Antartide abbia avuto una storia condivisa con altri continenti prima di separarsi a causa di processi tettonici.

L’importanza di queste scoperte va oltre la comprensione dell’Antartide stessa. I cratoni trovati sotto il ghiaccio antartico offrono uno sguardo sul passato remoto del nostro pianeta e sulle forze che hanno plasmato i continenti nel corso di milioni di anni. Questa nuova conoscenza aiuterà gli scienziati a ricostruire la storia primordiale della Terra e a svelare i misteri della sua formazione geologica.

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