La studiosa Beatriz Villarroel, affiliata all’Università di Stoccolma in Svezia, ha guidato un gruppo internazionale di esperti nell’indagine di fenomeni astronomici insoliti riscontrati in immagini risalenti agli anni ’50, secondo quanto riportato dal Guardian.
Questa ricerca ha preso il via dall’analisi minuziosa di fotografie astronomiche d’epoca, dove Villarroel ha individuato elementi atipici: oggetti luminosi, simili a satelliti artificiali, che comparivano e sparivano rapidamente dal cielo. Questi oggetti, secondo Villarroel, non avrebbero dovuto essere presenti in fotografie antecedenti al 1957, anno del lancio del primo Space Shuttle.
Recentemente, Villarroel ha pubblicato uno studio sulla rivista Monthly Notice della Royal Astronomical Society, evidenziando il ritrovamento di tre oggetti misteriosi in fotografie del 1952 scattate dall’Osservatorio Palomar. Questi oggetti si sono manifestati improvvisamente e sono scomparsi in meno di un’ora, lasciando la comunità scientifica senza spiegazioni.
Nell’articolo si esplorano due ipotesi sulla natura di questi fenomeni. La prima suggerisce che si tratti di tre oggetti separati, situati all’interno del nostro sistema solare o addirittura in orbita terrestre. La seconda ipotesi propone che la breve emissione luminosa sia stata causata da una lente gravitazionale generata da un oggetto massiccio posizionato tra gli oggetti e la Terra, benché la sorgente di tale luminosità e la natura della lente rimangano ignote.
Da notare che la data di osservazione di questi oggetti, il 19 luglio 1952, coincide con famosi avvistamenti di UFO nei cieli di Washington, inclusi luoghi simbolici come la Casa Bianca e il Campidoglio, un evento che destò preoccupazione persino nel presidente degli Stati Uniti dell’epoca, Harry Truman, e nella CIA.
In un altro lavoro, Villarroel descrive nove sorgenti luminose, individuate in immagini del cielo stellato dell’aprile 1950, che apparvero e scomparvero nell’arco di mezz’ora, aggiungendo ulteriore mistero a questi fenomeni.
Villarroel sottolinea l’importanza della ricerca di oggetti extraterrestri di questo tipo, affermando che la comunità astronomica si è tradizionalmente concentrata su fenomeni distanti nello spazio, ma è giunto il momento di esplorare nuove direzioni.
