Il lascito testamentario, chiamato anche lascito solidale, è una tipologia di donazione che viene inserita all’interno del testamento e che si attiva esclusivamente quando questa smette di vivere.
Si tratta quindi di un atto scritto, revocabile e personale che rappresenta una sorta di eredità che ogni individuo può decidere liberamente di lasciare per sostenere cause benefiche.
In questo articolo vogliamo spiegare come fare un lascito testamentario tramite testamento olografo, cioè la forma più diffusa e più semplice tra le tipologie di disposizioni ordinarie (testamento pubblico, segreto e internazionale) disciplinati nell’ordinamento italiano.
Cos’è e come si fa un testamento olografo
Il testamento olografo è una scrittura privata valida ai sensi della Legge senza che ci sia la necessaria della presenza di un notaio o di testimoni e ha lo stesso identico valore degli altri testamenti. Viene compilato per dichiarare come si desidera che vengano distribuiti i propri beni dopo la morte, ma per essere valido deve rispettare alcuni requisiti di forma e di sostanza.
Deve, infatti, essere scritto integralmente a mano dal testatore, datato con giorno, mese e anno e sottoscritto in calce alle disposizioni per avere garanzia di autenticità. Se il testamento olografo viene compilato con il supporto di mezzi meccanici o con l’aiuto di altre persone, diventa nullo, così come se non dovesse contenere la data o la sottoscrizione costituita da nome e cognome (oppure un soprannome, un vezzeggiativo o uno pseudonimo, a patto che questi individuano con certezza la persona).
Una volta compilato, deve essere conservato in un luogo sicuro o affidato a una persona di cui ci si fida, come il proprio avvocato. Quando il testatore risulta deceduto, l’atto va presentato a un notaio per la pubblicazione, in modo che sia possibile accertare le ultime volontà scritte.
Cos’è e come si fa un lascito testamentario
Fare un lascito solidale tramitetestamento olografo è una procedura semplice che ogni persona può decidere di eseguire in totale autonomia. Basta infatti sottoscrivere il testamento di proprio pugno, comunicando all’interno l’intenzione di lasciare i propri beni (o anche solo una parte) a uno o più enti benefici no profit, quindi ad organizzazioni impegnate in attività umanitarie, sociali, culturali, sanitarie, scientifiche e/o di ricerca. Lo si può fare in ogni momento e le proprie volontà diventano effettive solo al momento della morte.
Inoltre, è possibile modificare, annullare o sostituire il testamento in qualsiasi momento. Il lascito testamentario non lede i diritti legittimi dei propri cari e familiari: per legge infatti ogni persona è obbligata a destinare una parte del proprio patrimonio (quota legittima) agli eredi legittimari (figli, coniugi e genitori), ma può disporre dell’altra parte (quota disponibile) come meglio crede. Ed è proprio questa seconda quota, o parte di essa, che può essere destinata a causa benefiche tramite lascito solidale.
Cosa si può donare in un lascito testamentario
I beni che si possono donare a un ente del terzo settore tramite lascito testamentario non comprendono solo somme di denaro (conti correnti, titoli, azioni, obbligazioni, libretti e buoni postali, fondi di investimento, ecc.). Si può, infatti, decidere di destinare al sostegno di cause benefiche anche beni mobili (gioielli, automobili, opere d’arte, ecc.) e beni immobili, come case, fabbricati, box o terreni.
Inoltre, un lascito solidale può anche includere il trattamento di fine rapporto (TFR) del defunto, una o più polizze assicurative sulla vita.
Inoltre, è molto importante sapere che non occorrono cifre esagerate per rendere questo gesto generoso e importante: anche la più piccola cifra può infatti fare la differenza per le organizzazioni no profit che vivono e portano avanti le proprie iniziative esclusivamente tramite le donazioni che ricevono.