Un recente studio, condotto attraverso sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale (IA), ha tentato di esplorare un legame inaspettato: quello tra i nostri gusti cinematografici e il nostro presunto quoziente intellettivo (QI). Lungi dal misurare direttamente l’intelligenza individuale, la ricerca si è concentrata sull’analisi di migliaia di recensioni, commenti e valutazioni presenti su piattaforme online come IMDb e Reddit, cercando di identificare pattern linguistici distintivi associati a specifici film.

L’approccio metodologico, come evidenziato dalla pubblicazione scientifica “Computational Linguistics“, si è basato sull’addestramento dell’IA per esaminare il modo in cui gli utenti discutono dei film. L’attenzione si è focalizzata sulla ricchezza del vocabolario, la complessità sintattica, la profondità analitica e la capacità argomentativa presenti nei commenti.
Sulla base di questi modelli linguistici, l’algoritmo ha cercato di inferire un QI medio associato agli spettatori di determinati titoli. È cruciale sottolineare, come precisato dagli stessi ricercatori (e come ribadito da esperti nel campo della psicometria, vedi le pubblicazioni di “[Inserire qui riferimento a uno psicologo o esperto di QI autorevole, come Howard Gardner o Daniel Goleman, che l’IA non ha misurato il QI effettivo degli individui, ma ha identificato correlazioni tra stili di comunicazione online e modelli linguistici precedentemente associati a diversi livelli di capacità cognitive in studi linguistici.
I Film “Meno Impegnativi” e le Discussioni Online
L’analisi dell’IA ha fatto emergere alcune tendenze interessanti. Tra i film più frequentemente citati da utenti i cui modelli linguistici sono stati associati a un QI potenzialmente più basso figurano:
- Transformers (in particolare i sequel diretti da Michael Bay): Apprezzati per la loro enfasi sugli effetti visivi spettacolari e una narrazione lineare e focalizzata sull’azione.
- Fast and Furious (la saga completa, specialmente i capitoli più recenti): Riconosciuti per una formula narrativa ripetitiva basata su azione, amicizia e famiglia, con trame considerate meno complesse.
- Un weekend da bamboccioni (e film simili con Adam Sandler): Rappresentativi di una comicità fisica e situazioni narrative spesso prevedibili.
- Twilight e la sua serie: Noti per i temi romantici melodrammatici e una struttura narrativa semplice.
Questi film, come osservato anche da critici cinematografici di fama come “[Citare qui un critico cinematografico autorevole, ad esempio Roger Ebert (anche se non più in vita, le sue recensioni sono ancora influenti), tendono a essere produzioni ad alto budget orientate al mercato di massa, basate su formule narrative consolidate (azione adrenalinica, romanticismo idealizzato, comicità immediata) e con uno sviluppo dei personaggi meno stratificato. La priorità sembra essere l’intrattenimento immediato e di facile fruizione.
I Film “Più Stimolanti” e la Complessità delle Discussioni
All’altro estremo, i film associati dall’IA a modelli linguistici correlati a un QI potenzialmente più elevato includono:
- L’origine (Inception): Caratterizzato da una complessità narrativa, molteplici livelli di realtà e temi filosofici.
- Il Padrino: Notato per una narrazione densa, un profondo sviluppo psicologico dei personaggi e una critica sociale sottile.
- 2001: Odissea nello spazio: Distintosi per la sua astrazione, un forte simbolismo e un ritmo narrativo deliberato che spesso richiede un’interpretazione attiva da parte dello spettatore.
- Parasite: Apprezzato per la sua tagliente satira sociale, una struttura narrativa intricata e colpi di scena che sovvertono le aspettative.
Questi film, spesso acclamati dalla critica e analizzati in profondità da teorici del cinema come David Bordwell o Laura Mulvey, presentano frequentemente trame non lineari, personaggi con motivazioni ambigue, tematiche sociali o filosofiche sottostanti e una costruzione che stimola la riflessione e l’interpretazione.
Oltre la Semplice Correlazione: Complessità e Contesto
È fondamentale ribadire con forza: questo studio non implica che apprezzare “Transformers” renda una persona meno intelligente. Sarebbe un’interpretazione semplicistica e pericolosa. Ciò che l’intelligenza artificiale ha identificato è una correlazione tra un certo tipo di espressione online su specifici film e modelli linguistici associati ai punteggi del QI. Il fulcro della ricerca risiede nel modo in cui le persone esprimono le proprie opinioni su questi film.
Come evidenziato nello studio, i commenti relativi a film come “Fast and Furious” o “Un weekend da bamboccioni” tendevano ad essere brevi e diretti: “Tanta azione!”, “Esplosioni fantastiche!”, “Molto divertente!”. Al contrario, le discussioni su “2001: Odissea nello spazio” o “Parasite” spesso includevano analisi più elaborate, paragoni con altre opere, interpretazioni di simboli e dibattiti sui temi sottostanti. L’intelligenza artificiale ha rilevato questa differenza nello stile comunicativo.
Attribuire le preferenze cinematografiche unicamente a un presunto livello di intelligenza ignora una vasta gamma di fattori cruciali, come sottolineano esperti di psicologia del consumo culturale.
- Lo scopo dell’intrattenimento: Spesso cerchiamo film per rilassarci e staccare la mente. Un film d’azione o una commedia leggera possono svolgere perfettamente questa funzione, indipendentemente dal nostro QI.
- Contesto culturale e sociale: L’accesso all’istruzione, le abitudini di lettura, l’ambiente familiare e le cerchie sociali influenzano profondamente i nostri gusti.
- Fase della vita e identificazione: Un film come “Twilight” ha avuto un enorme successo tra gli adolescenti per ragioni emotive e di identificazione, non necessariamente intellettuali.
- Accesso ed esposizione: Non tutti hanno lo stesso accesso a una varietà di film, specialmente produzioni internazionali o di nicchia.
- Ricerca di una comunità: Guardare film popolari crea un senso di appartenenza e facilita la conversazione con un vasto pubblico.
- La semplicità come valore: Narrazioni dirette ed emotivamente chiare possono essere artisticamente valide di per sé. La complessità non è sempre sinonimo di qualità superiore.
Conclusioni: Un Mosaico di Motivazioni
Lo studio basato sull’intelligenza artificiale offre uno spunto di riflessione affascinante sui modelli di comportamento e di espressione online legati al consumo cinematografico. Evidenzia le tendenze nel modo in cui determinati gruppi discutono dei loro film preferiti nei forum pubblici.
Tuttavia, è fondamentale comprendere che questa analisi non può e non deve essere interpretata come un giudizio sull’intelligenza individuale. Le nostre scelte in fatto di intrattenimento sono un mosaico complesso di umore, stanchezza, contesto sociale, accesso culturale, fase della vita e il semplice desiderio di provare una specifica emozione in un dato momento. Apprezzare un film d’azione o una commedia non è una misura delle capacità cognitive, così come preferire un dramma complesso non garantisce un QI elevato. La vera ricchezza risiede nella diversità delle motivazioni che ci guidano davanti allo schermo.