Da dove nasce il mito della Legge di Murphy

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La Legge di Murphy, spesso riassunta con il detto “se qualcosa può andar male, lo farà“, rappresenta una delle massime più ironiche e sarcastiche della cultura popolare occidentale.

Questo principio, che sembra governare gli inconvenienti e gli eventi sfortunati della vita quotidiana, ha radici profonde e diverse teorie cercano di spiegare la sua ubiquità e persistenza nel tempo.

Da dove nasce il mito della Legge di Murphy
Foto@Pixabay

La storia della Legge di Murphy ha origine con Edward Murphy, un ingegnere aeronautico statunitense, durante un esperimento sulle tolleranze umane all’accelerazione. La sua osservazione sulla tendenza degli errori a manifestarsi nel modo più dannoso possibile è stata poi formulata in modo più ampio e ha dato vita a numerose varianti e corollari, riflettendo la tendenza umana a ricordare e enfatizzare gli eventi negativi​.

Dal punto di vista scientifico e matematico, la Legge di Murphy può essere interpretata attraverso il calcolo delle probabilità e i grandi numeri. Anche se un evento è improbabile, data un’ampia quantità di tentativi, è probabile che accada. Questo principio è stato sfruttato anche in ambito accademico e aziendale per formulare modelli predittivi, come la formula sviluppata da un team per British Gas nel 2004, che cerca di calcolare la probabilità che qualcosa vada male basandosi su fattori come urgenza, complessità, importanza, abilità e frequenza​.

La legge di Murphy ha trovato applicazioni e citazioni in vari contesti culturali, incluso il cinema, ad esempio nel film “Interstellar”, dove viene usata per illustrare l’inevitabilità degli eventi possibili, non necessariamente negativi​​.

Alcuni studi e esperimenti hanno cercato di mettere alla prova la veridicità di specifiche manifestazioni della Legge di Murphy, come l’esperimento del 1995 condotto dal fisico inglese Robert Matthews sui toast imburrati che cadono. Questo studio ha dimostrato che la maggior parte dei toast cadeva dalla parte imburrata a causa dell’altezza da cui venivano fatti cadere, piuttosto che per la presenza del burro stesso​​.

In conclusione, sebbene la Legge di Murphy sia spesso vista con un occhio ironico e venga utilizzata per commentare con leggerezza gli imprevisti della vita, essa tocca concetti fondamentali della psicologia umana, della percezione della sfortuna e del calcolo delle probabilità.

Questa “legge”, con i suoi corollari e le sue applicazioni, riflette la complessità delle interazioni umane con il mondo e la tendenza a cercare modelli e spiegazioni anche negli eventi più casuali e sfortunati.

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