Gli inglesi non credono più in Dio

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Secondo uno studio condotto nel Regno Unito, un numero significativo di britannici ha manifestato una mancanza di fede religiosa. I risultati di un sondaggio condotto su oltre 3.000 persone di età superiore ai 18 anni in varie regioni del Regno Unito hanno rivelato che il 48% dei britannici non crede in Dio, mentre il 55% non crede nel concetto di paradiso e il 69% non crede nell’esistenza dell’inferno.

Gli inglesi non credono piu in Dio
Gli inglesi non credono più in Dio (Foto@Pixabay)

Un dato interessante emerso dallo studio è che l’82% dei britannici si fida delle persone con diverse appartenenze religiose. Questo suggerisce un alto grado di tolleranza e apertura mentale all’interno della società britannica. Tuttavia, il rapporto ha anche evidenziato che solo il 50% delle persone intervistate ha dichiarato di credere in Dio, rispetto al 75% registrato nel 1981. In particolare, la Generazione Z è risultata essere il gruppo con il minor grado di fede religiosa, con solo il 37% dei giovani che affermano di credere in Dio.

In confronto con altri paesi, la fede religiosa nel Regno Unito risulta essere inferiore rispetto a nazioni come Cina, Svezia, Giappone, Corea del Sud e Norvegia. Il sondaggio ha anche indagato sulle opinioni dei partecipanti riguardo al paradiso, all’inferno e alla vita dopo la morte. Il 55% ha dichiarato di non credere nel paradiso e il 69% ha espresso scetticismo riguardo all’esistenza dell’inferno. Rispetto ad altri paesi, come gli Stati Uniti, le Filippine e il Marocco, il tasso di non credenti nel paradiso nel Regno Unito è più elevato, raggiungendo il 31%.

Quanto alla prospettiva sulla vita dopo la morte, il 49% dei britannici non crede in una risurrezione, mentre il 33% si identifica come religioso, il 46% come credente ma non religioso e il 21% come ateo. Nella generazione nata dopo la seconda guerra mondiale, il 45% si considera ancora religioso, mentre nella Generazione Z tale percentuale scende al 27%. Inoltre, il 31% dei giovani della Generazione Z si definisce ateo.

Anche se il 23% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato che la fede in Dio è importante nella propria vita, il 31% ha sottolineato che la religione svolge un ruolo significativo. Inoltre, un notevole 82% degli intervistati ha affermato di fidarsi delle persone che seguono credenze religiose diverse dalla propria. Mentre solo il 12% dei britannici ritiene che la propria religione sia la vera religione, solo il 4% ritiene che le autorità religiose abbiano un ruolo importante nell’interpretazione della legge.

Per quanto riguarda le pratiche religiose, il sondaggio ha rivelato che il 67% dei britannici non frequenta mai o quasi mai luoghi di culto, mentre solo l’11% vi si reca settimanalmente. Le statistiche sulle abitudini di preghiera mostrano che il 16% degli intervistati prega quotidianamente, l’8% prega una volta alla settimana, il 9% prega occasionalmente e il 3% prega una volta all’anno. Sorprendentemente, il 63% ha dichiarato di non pregare affatto.

In termini di fiducia nelle istituzioni religiose, il 42% degli intervistati ha affermato di avere fiducia in esse. È interessante notare che questa percentuale è del 98% in Indonesia, mentre in Giappone si attesta all’8%.

In conclusione, lo studio indica un declino significativo della fede religiosa nel Regno Unito rispetto a decenni precedenti. Un numero sempre maggiore di britannici si considera non credente, con la Generazione Z che manifesta il livello più basso di fede in Dio. Tuttavia, è evidente anche un alto grado di tolleranza e apertura verso le diverse credenze religiose. Il rapporto solleva importanti questioni sulla spiritualità e l’identità religiosa nella società britannica contemporanea, evidenziando la crescente secolarizzazione e la diversità di opinioni riguardo alla religione e alla vita dopo la morte.

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