Il triangolo di Penrose prende in giro ancora un sacco di persone

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L’illusione ottica del triangolo di Penrose, conosciuto anche come tribar di Penrose, mostra un oggetto che sembra esistere ma è impossibile nella realtà. Si tratta di una figura composta da tre travi rettilinee di forma quadrata, che si congiungono a coppie formando angoli retti ai vertici di un triangolo.

Il triangolo di Penrose prende in giro ancora un sacco di persone

Questa figura fu originariamente creata dall’artista svedese Oscar Reutersvärd nel 1934 e successivamente ripresa e resa celebre dal matematico Roger Penrose negli anni ’50, che la descrisse come un perfetto esempio di “impossibilità pura.

La fama del tribar di Penrose crebbe anche grazie alle opere di M.C. Escher, un artista noto per i suoi studi sugli oggetti impossibili che ispirarono parzialmente il suo lavoro.

Il tribar appare come una struttura solida, le cui travi possono essere visualizzate in modi diversi, ad esempio spezzate in forme che ricordano cubi o cuboidi. Un esempio interessante di questa applicazione visiva è il logo della National Westminster Bank, che presenta tre elementi disposti a formare un esagono fratturato, simile a due facce cubiche che compongono gli angoli di un triangolo di Penrose.

Tuttavia, una tale struttura non può esistere come oggetto fisico tridimensionale nello spazio euclideo convenzionale. Questi oggetti possono esistere solamente in determinati contesti geometrici tridimensionali e non euclidei.

Il termine “triangolo di Penrose” si può riferire sia alla rappresentazione bidimensionale della figura sia all’oggetto tridimensionale impossibile che essa rappresenta. Alcune forme tridimensionali, infatti, viste da particolari angolazioni, possono apparire identiche alla figura bidimensionale del tribar mostrata.

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