Quando si pensa all’India, molte persone immediatamente immaginano il Taj Mahal, elefanti, danze vibranti, un’abbondanza di spezie, e donne con un distintivo punto rosso sulla fronte. Questo segno, noto come bindi, fa sorgere curiosità tra gli stranieri, che si domandano il significato dietro questa pratica cosmetica così unica.
In realtà, il bindi è un simbolo di antiche tradizioni, rappresentando credenze religiose e lo stato sociale di chi lo indossa. Questo punto viene posto sulla fronte, in corrispondenza con il chakra della saggezza secondo le credenze locali.
Tradizionalmente, le donne sposate sono riconosciute dal bindi sulla fronte, e alcune di loro applicano anche una linea di colore sui capelli.
Interessante è notare che anche i bambini, sia maschi che femmine, possono avere un segno simile sulla fronte, generalmente di colore nero, creduto di proteggere dal malocchio. Anche gli uomini partecipano a questa tradizione, spesso per esprimere la loro fede religiosa e per cercare protezione dalle forze negative, come rivelato da fonti come il sito Pikabu.
Il bindi, oltre ad essere un elemento ricco di significato culturale e spirituale, è anche un accessorio estetico molto apprezzato. Ne esistono di diversi tipi e stili, variando in forma, colore e dimensione. Tradizionalmente, il bindi era fatto con ingredienti naturali come il kumkum, ottenuto dalla polvere di curcuma e calce, e veniva applicato manualmente sulla fronte. Oggi, con l’evoluzione della moda e delle tecniche cosmetiche, i bindi sono disponibili anche in forme adesive, con decorazioni elaborate e pietre preziose, adatti per occasioni speciali come matrimoni e festival religiosi.
La posizione del bindi sulla fronte non è casuale. Secondo la filosofia yoga e le credenze indù, questo punto corrisponde al “Ajna Chakra“, o “terzo occhio“, che rappresenta la saggezza e la concentrazione. Si crede che il bindi aiuti a conservare energia e a rafforzare la concentrazione.
In contesti moderni, il bindi è stato adottato come un simbolo di moda e identità culturale anche al di fuori dell’India, spesso indossato come un accessorio stilistico. Tuttavia, la sua adozione in contesti non tradizionali ha anche sollevato discussioni riguardo alla appropriazione culturale, evidenziando l’importanza di comprendere e rispettare il significato storico e culturale dietro l’uso del bindi.
