Intelligenza Artificiale è una disciplina di studio?

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L’intelligenza artificiale (IA) è una disciplina in rapida evoluzione, che attrae interesse sia nel mondo accademico sia in quello lavorativo, grazie alla sua trasversalità e alle applicazioni in vari ambiti. Le origini dell’IA risalgono al XX secolo, quando i primi programmi in grado di risolvere problemi complessi e teoremi di geometria cominciarono a essere sviluppati. Tra i pionieri dell’IA ci sono Claude Shannon, Samuel, John McCarthy, Allen Newell, Cliff Shaw e Herbert Simon.

Intelligenza Artificiale una disciplina di studio

Nel 1958, John McCarthy giocò un ruolo chiave nello sviluppo dell’IA, utilizzando il calcolo dei predicati per formalizzare un linguaggio di rappresentazione della conoscenza noto come “Advice Taker. Negli stessi anni, l’IA si sviluppò parallelamente ad altre discipline come la psicologia cognitiva, la cibernetica e la linguistica computazionale. I primi programmi AI erano dei “problem solver”, software capaci di svolgere compiti specifici, ma limitati nella loro capacità di interpretare la complessità di ambienti reali o di risolvere problemi generali.

Negli anni ’70, ci fu l’introduzione dei sistemi esperti, che, a differenza dei primi “problem solver“, integravano una base di conoscenza su un determinato dominio e un motore inferenziale per elaborare i dati. Questi sistemi potevano svolgere operazioni più complesse e formulare diagnosi, trovando impiego in ambiti come la ricerca scientifica e la medicina.

Con l’avvento di computer più potenti negli anni ’80 e ’90, l’IA ha fatto significativi progressi, con applicazioni che vanno dall’elaborazione del linguaggio naturale alla visione artificiale. La computer vision, ad esempio, ha visto notevoli avanzamenti, con sistemi capaci di comprendere e analizzare immagini e video. Altri campi di applicazione includono il Natural Language Processing (NLP), i sistemi di raccomandazione utilizzati da piattaforme di e-commerce e social media, e i chatbot o assistenti virtuali, utilizzati in diversi settori come il marketing, la vendita, la gestione delle risorse umane e la domotica.

Oggi, l’IA è vista come un plesso di saperi interdisciplinari che include scienze dell’informazione, matematica, fisica, robotica, psicologia, etica e informatica. Le università e le istituzioni educative stanno rispondendo a questa evoluzione integrando corsi e programmi di studio dedicati all’IA, che riflettono la sua natura interdisciplinare e il suo impatto su vari settori. Questa integrazione promuove un approccio critico-scientifico e professionale, evidenziando l’importanza dell’etica e del diritto nello sviluppo e nell’impiego dell’IA.

In sintesi, l’intelligenza artificiale è una disciplina che ha attraversato diverse fasi di sviluppo e continua ad espandersi e a influenzare vari ambiti della vita quotidiana e professionale, promuovendo nuove professionalità e sfide etiche e legali​​​​​​​​.

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