Una vecchia foto di Marte, scattata più di vent’anni fa, è tornata a infiammare il web. L’immagine, catturata da una sonda della NASA, mostra quella che sembra essere una perfetta struttura quadrata nel bel mezzo di un deserto roccioso, alimentando un’ondata di speculazioni e teorie affascinanti.

Una foto virale e il fascino dell’ignoto
Tutto è iniziato con un’immagine del 2001, ripresa dalla sonda Mars Global Surveyor e archiviata dal Mars Image Explorer dell’Università dell’Arizona. Recentemente, questa foto di un’area di circa 3 chilometri è diventata virale su piattaforme come Reddit e X (ex Twitter), amplificata da personalità come Joe Rogan ed Elon Musk. L’entusiasmo è comprensibile: la forma, per quanto non perfettamente definita, suggerisce un’origine artificiale, quasi come le fondamenta di un’antica costruzione.
Molti utenti hanno subito ipotizzato che una simile regolarità non potesse essere frutto del caso, vedendoci la prova di una civiltà marziana perduta. Dopotutto, siamo abituati ad associare le forme geometriche precise all’opera dell’uomo (o di esseri intelligenti).
La spiegazione scientifica: tra geologia e psicologia
Nonostante il fascino delle teorie aliene, la spiegazione più probabile è decisamente più “terrestre”. Gli scienziati ci ricordano che la natura è un’artista sorprendente, capace di creare geometrie inaspettate. Basti pensare alle colonne basaltiche esagonali della Giant’s Causeway in Irlanda del Nord o al misterioso esagono polare del pianeta Saturno. Processi geologici come la fratturazione delle rocce, l’erosione del vento o antichi flussi di lava possono facilmente generare linee rette e angoli netti.
In questo caso, gioca un ruolo fondamentale anche un fenomeno psicologico noto come pareidolia: la tendenza del nostro cervello a riconoscere forme familiari (come volti o, appunto, quadrati) in stimoli casuali. È lo stesso meccanismo che ci fa vedere animali nelle nuvole. La storia dell’esplorazione di Marte è piena di questi abbagli. Nel XIX secolo, l’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli descrisse una rete di “canali” sulla superficie del pianeta, un’idea poi ripresa e romanzata da Percival Lowell, che li interpretò come opere di ingegneria di una civiltà avanzata. Osservazioni più precise hanno poi dimostrato che si trattava solo di illusioni ottiche.
Quella che vediamo, quindi, non è probabilmente un’antica rovina, ma un affascinante gioco di ombre, prospettiva e geologia marziana. Un promemoria di quanto il Pianeta Rosso sia ancora un mondo pieno di meraviglie da scoprire, capace di ingannare i nostri occhi e stimolare la nostra immaginazione.
Se il mistero di Marte ti affascina e vuoi approfondire le scoperte reali, puoi consultare le fonti ufficiali delle agenzie spaziali:
- NASA Mars Exploration: https://mars.nasa.gov/
- ESA Exploration of Mars: https://www.esa.int/Science_Exploration/Human_and_Robotic_Exploration/Exploration/Mars
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!