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Portasfortuna: Quali sono i più famosi della storia?

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Nel corso della storia, l’umanità ha sviluppato un’ampia gamma di superstizioni legate alla sfortuna. Mentre alcuni oggetti sono considerati veri e propri amuleti protettivi, altri sono visti come catalizzatori di disgrazie e guai. Ma da dove nasce la convinzione che determinati oggetti portino sfortuna? E quali sono i più famosi portasfortuna della storia?

Portasfortuna Quali sono i più famosi della storia

Lo Specchio Rotto: Sette Anni di Guai

Uno dei più noti oggetti portasfortuna è lo specchio rotto. La credenza che rompere uno specchio porti sette anni di sfortuna affonda le sue radici nell’antica Roma, quando si credeva che la riflessione nello specchio non fosse solo un’immagine, ma una parte dell’anima della persona. Rompere uno specchio significava danneggiare l’anima, che impiegava sette anni per rigenerarsi.

Come rimediare? Secondo alcune tradizioni, se si raccoglie immediatamente ogni frammento e lo si seppellisce alla luce della luna, si può scongiurare la maledizione!

Il Violino di Stradivari Maledetto

Non tutti sanno che uno degli strumenti musicali più famosi della storia è legato a una leggenda inquietante. Si dice che esista un violino realizzato dal celebre liutaio Antonio Stradivari che porti sfortuna a chiunque lo suoni. Secondo la leggenda, ogni musicista che lo ha posseduto ha subito un destino tragico. In realtà, non esistono prove concrete di questa maledizione, ma il fascino della storia ha reso questo strumento un vero e proprio enigma.

L’Opale Nero: Gioiello o Maledizione?

Le pietre preziose sono spesso associate a superstizioni, ma nessuna ha una reputazione così sinistra come l’opale nero. Nel XIX secolo, si diffuse la credenza che questa gemma portasse sfortuna a chiunque la indossasse, forse a causa del romanzo Anne of Geierstein di Sir Walter Scott, in cui un’opale maledetto provoca la morte di una protagonista. In realtà, l’opale era stato per secoli considerato un simbolo di fortuna e protezione, ma la narrazione di Scott influenzò così tanto l’opinione pubblica che le vendite di opali crollarono in tutta Europa.

Le Bambole Infestate: Da Robert the Doll a Annabelle

Le bambole sono spesso associate all’infanzia e all’innocenza, ma alcune di esse sono entrate nella cultura popolare come oggetti maledetti. Un esempio celebre è Robert the Doll, una bambola posseduta che si dice porti sfortuna a chiunque le manchi di rispetto. Conservata in un museo in Florida, Robert è circondata da lettere di visitatori che implorano perdono dopo averle scattato una foto senza chiedere il “permesso”.

Ancora più famosa è Annabelle, la bambola resa celebre dai film The Conjuring, basata su un caso reale documentato dai demonologi Ed e Lorraine Warren. Secondo il loro racconto, la bambola era posseduta da un’entità malvagia e aveva causato eventi inquietanti nella casa della sua proprietaria.

Il Numero 13: Un Destino Infausto?

Non è un oggetto, ma il numero 13 merita una menzione speciale tra i più grandi portasfortuna. In molte culture è considerato un numero sfortunato al punto che alcuni edifici saltano il tredicesimo piano, gli aerei evitano il posto 13 e il “venerdì 13” è sinonimo di disgrazie.

L’origine di questa superstizione è incerta, ma potrebbe risalire alla mitologia norrena, in cui il tredicesimo ospite di un banchetto degli dèi (Loki) portò morte e caos, oppure all’Ultima Cena, dove il tredicesimo commensale era Giuda Iscariota.

Conclusione

I portasfortuna sono spesso il risultato di credenze popolari, storie tramandate e suggestioni culturali. Sebbene non esistano prove scientifiche che questi oggetti abbiano realmente un potere nefasto, la loro fama resiste nel tempo. Forse, più che oggetti maledetti, sono le nostre paure e credenze a dare loro il potere di influenzare il destino.

E tu? Hai mai avuto esperienze con un presunto oggetto portasfortuna? O sei tra quelli che non ci credono affatto?

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