Gli esperti del SETI ritengono che un eventuale contatto alieno dovrebbe rimanere segreto fino a quando non sia stato verificato da scienziati di tutto il mondo.
Secondo un importante ricercatore del SETI, anche se il contatto con una civiltà extraterrestre sarebbe la notizia più grande nella storia umana, la maggior parte delle persone non ne verrebbe a conoscenza per settimane o mesi.
Fondata nel 1984, la ricerca dell’intelligenza extraterrestre (SETI) ha ricevuto un grande impulso grazie al protocollo Commensal Open-Source Multimode Interferometric Cluster (COSMIC), che consente agli astronomi di esaminare fino a 37 stelle al minuto. Utilizzando COSMIC, la dottoressa Chenoa Tremblay ha cercato segnali di intelligenza extraterrestre, ma fino ad ora non ha trovato nulla che non potesse essere spiegato come segnali umani.
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Anche quando un segnale sospetto viene rilevato, non viene reso immediatamente pubblico. Ciò è dovuto alla necessità di confermare la scoperta attraverso ulteriori controlli e osservazioni con altri telescopi in diverse parti del mondo.
Una volta confermata l’autenticità del segnale, sarebbero emessi documenti e protocolli aggiuntivi. Questo processo scientifico rigoroso richiederebbe settimane o mesi.
Solo dopo queste fasi, il risultato verrebbe comunicato al pubblico, alla comunità scientifica e al Segretario Generale delle Nazioni Unite. I governi e le autorità militari potrebbero essere informati in anticipo sull’annuncio.
L’impatto di un contatto confermato con civiltà aliene sulla società sarebbe enorme e imprevedibile, richiedendo un ripensamento anche da parte delle principali religioni mondiali.
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