Sfinge: Esistono altri tunnel e cavità che non vengono esplorati

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Nella vastità del deserto egiziano, la Sfinge di Giza si erge come uno dei monumenti antichi più imponenti e misteriosi del mondo. Nonostante secoli di ricerca e speculazioni, questa straordinaria struttura continua ad avvolgersi di enigmi che affascinano studiosi e appassionati di tutto il mondo. Tuttavia, nuove scoperte emerse dai ricercatori della Waseda University di Tokyo potrebbero finalmente contribuire a svelare alcuni dei segreti custoditi dalla Sfinge.

Sfinge Esistono altri tunnel e cavita che non vengono esplorati
Foto@Pixabay

La Sfinge di Giza, con la sua maestosa imponenza, cattura l’attenzione di chiunque la osservi. Si tratta della più grande statua monolitica del pianeta, eppure la sua origine e il suo vero scopo rimangono ancora un enigma irrisolto per gli studiosi. Come le imponenti piramidi che le fanno da sfondo sull’altopiano di Giza, la Sfinge nasconde numerosi segreti ancora inesplorati.

Negli anni ’80, i ricercatori della Waseda University hanno intrapreso un sondaggio elettromagnetico sia sulla Piramide di Cheope che sulla Sfinge. I risultati hanno rivelato la presenza di diversi tunnel e cavità sotterranee sotto l’area di Giza. Tuttavia, il significato e il contenuto di queste strutture rimangono avvolti nel mistero. Gran parte delle informazioni sulla Sfinge continua ad essere enigmatica e indefinita.

Il team di ricerca della Waseda University ha recentemente scoperto sezioni cave con depressioni che si estendono per 2-3 metri nel terreno a sud della Sfinge. Inoltre, hanno identificato una rientranza sul corpo della statua, che sembra estendersi in profondità. Questi reperti suggeriscono l’esistenza di un possibile tunnel che collega le cavità meridionali e settentrionali della Sfinge. Ciò ha portato i ricercatori a concludere che il santuario della Sfinge potrebbe nascondere molte più cavità sotterranee di quanto si pensasse in precedenza.

Tuttavia, ci si chiede perché queste camere e tunnel non siano ancora stati completamente esplorati. Sembrerebbe che i ricercatori abbiano ignorato queste importanti scoperte. Inoltre, negli ultimi anni, le ricerche approfondite sembrano essere diminuite. Questo solleva interrogativi sulla ragione per cui tali studi non siano stati adeguatamente promossi e condotti.

Per confermare ulteriormente le scoperte effettuate nel 1987, nel 1991 Thomas Daubecki e John Anthony West hanno condotto un proprio studio sulla Sfinge. Durante la loro ricerca, essi hanno confermato la presenza di cavità sotterranee nell’area circostante. Immagini d’archivio supportano anche le evidenze scientifiche, mostrando chiaramente ingressi e tunnel che conducono a camere inesplorate sotto la Sfinge. Alcune teorie suggeriscono persino l’esistenza di una seconda Sfinge a Giza, aumentando ulteriormente il fascino e il mistero intorno a questo luogo antico.

Il libro intitolato “The Message of the Sphinx“, scritto da Graham Hancock e Robert Bauval, afferma che sia il governo egiziano che gli archeologi americani hanno ostacolato le esplorazioni intorno e sotto la Sfinge. Secondo gli autori, ciò potrebbe essere dovuto alla possibilità che alcune scoperte potrebbero radicalmente cambiare la nostra comprensione delle antiche civiltà. Queste affermazioni sollevano ancora più domande sulla presenza di informazioni nascoste e su chi abbia interesse a mantenere segreti i segreti della Sfinge.

Senza dubbio, la Sfinge di Giza continua a rappresentare un importante capitolo nella storia dello studio delle antiche civiltà. Le nuove scoperte confermano che i suoi misteri sono lontani dall’essere svelati completamente. Sarà forse la ricerca futura a gettare luce sul passato e a dissipare i segreti custoditi da questo maestoso monumento dell’antichità. Solo allora potremo comprendere appieno il ruolo che la Sfinge ha svolto nella storia e nelle tradizioni delle antiche civiltà egiziane.

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