Il Venerdì 13 è una ricorrenza che, ciclicamente, accende timori e aneddoti in molte parti del mondo. Nonostante la sua natura infondata, la superstizione legata a questa data persiste con una forza sorprendente, influenzando il comportamento e persino l’economia. Non si tratta solo di una curiosità folcloristica, ma di un vero e proprio fenomeno culturale che affonda le sue radici in millenni di storia e simbolismi. Ma da dove arriva esattamente questo mix di sventura legato a un giorno e a un numero? Addentrarsi nelle sue origini permette di smontare il mito e di comprendere la psicologia dietro le credenze diffuse.

Perché il Numero 13 Fa Paura: L’Antico Simbolismo della Sventura
L’associazione negativa con il numero 13, noto come triscaidecafobia, è molto più antica dell’unione con il venerdì. In diverse culture, il numero immediatamente successivo al “perfetto” 12 (che ricorre in mesi, ore, segni zodiacali) è stato visto come un elemento di rottura e caos.
Per citare due esempi lampanti:
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- Mitologia Norrena: Nella celebre saga del Valhalla, un banchetto per 12 divinità fu interrotto da Loki, il tredicesimo ospite, la cui presenza condusse alla morte del dio Balder e all’inizio del Ragnarök (la fine del mondo).
- Tradizione Cristiana: Forse il riferimento più noto è l’Ultima Cena, dove erano presenti Gesù e i dodici Apostoli. Giuda Iscariota, il traditore, era il tredicesimo a tavola, un’immagine che ha cementato l’idea del 13 come presagio di tradimento e male.
Questa diffidenza è così radicata che, secondo il Journal of the American Medical Association, in alcuni grattacieli o hotel di lusso si evita persino di segnare il tredicesimo piano, saltando direttamente dal 12 al 14. È un esempio concreto di come le credenze popolari possano modellare la realtà architettonica e sociale.
La Fusione Fatale: Come Venerdì e 13 Si Sono Uniti
Il venerdì, di per sé, ha avuto per lungo tempo una connotazione negativa in ambito cristiano, essendo tradizionalmente ritenuto il giorno della Crocifissione di Gesù. Storicamente, era anche il giorno in cui venivano inflitte punizioni e, talvolta, celebrate esecuzioni.
La combinazione specifica di Venerdì e 13 è però una costruzione relativamente moderna. Molti studiosi, inclusa l’antropologa Catherine Bell, ritengono che la vera e propria diffusione della superstizione, così come la intendiamo oggi, sia avvenuta non prima della fine del XIX secolo.
Un evento chiave nella sua diffusione fu la pubblicazione, nel 1907, del popolare romanzo di finanza “Venerdì 13” di Thomas W. Lawson. La storia narra di un broker di Wall Street che sfrutta deliberatamente la paura di questa data per manipolare il mercato azionario e ottenere profitti. Questo libro, un vero e proprio bestseller dell’epoca, diede un enorme impulso alla credenza a livello di massa negli Stati Uniti, legandola indissolubilmente a concetti di pericolo e rischio finanziario.
A partire dalla metà del XX secolo, il cinema horror ha poi sigillato la sua fama, con la celebre serie “Venerdì 13” che ha contribuito in modo significativo a rafforzare l’associazione tra questa data e gli eventi sinistri e violenti.
L’Impatto Reale: Dalla Finanza ai Voli Aerei
La paura del Venerdì 13 non è solo un aneddoto da raccontare, ma ha conseguenze misurabili. La Friggatriscaidecafobia (il nome tecnico della paura del venerdì 13) si traduce in comportamenti di evitamento che generano un impatto economico tangibile.
Per esempio, il Stress Management and Phobia Institute di Asheville, Carolina del Nord, ha stimato che solo negli Stati Uniti, la superstizione causa una perdita stimata di circa 800-900 milioni di dollari in affari non conclusi, viaggi annullati e acquisti evitati. Molte persone in quella data:
- Rinunciano a volare, con un calo significativo di prenotazioni di voli aerei.
- Evitano di sposarsi o di condurre importanti transazioni immobiliari.
- Non vanno al lavoro o si assentano per evitare “rischi”.
In un articolo del 2003 sul British Medical Journal, è stata persino condotta una ricerca statistica sull’impatto del giorno specifico sulle emergenze stradali in un’area del Regno Unito, suggerendo un leggero aumento degli incidenti in quel giorno, attribuibile però non alla sfortuna, ma all’aumento dell’ansia e della distrazione dei conducenti superstiziosi. Un ricercatore ha concluso: “Non è il venerdì 13 a portare sfortuna, è l’idea che il venerdì 13 porti sfortuna a essere pericolosa“.
È interessante notare come la superstizione cambi latitudine: in paesi come la Spagna, la Grecia e alcune regioni del Sud America, è il Martedì 13 a essere ritenuto il giorno infausto, probabilmente a causa del legame tra il martedì (Martes) e Marte, il dio della guerra.
Nonostante la sua pervasività culturale, è fondamentale ribadire che non esiste alcuna prova scientifica che il Venerdì 13 sia intrinsecamente più pericoloso o sfortunato di un qualsiasi altro giorno. La sua persistenza è un affascinante studio della psicologia umana, del potere della narrazione e della diffusione delle credenze collettive. Per approfondire il potere delle superstizioni sul comportamento umano, si consiglia la lettura di articoli sulla psicologia sociale e sulle fobie specifiche su siti autorevoli come il Psychology Today o The Smithsonian Magazine.
Domande Frequenti (FAQ)
Cosa significa esattamente il termine “triscaidecafobia”?
Triscaidecafobia è il termine tecnico che definisce la paura irrazionale e persistente del numero 13. È una fobia specifica che può portare a comportamenti di evitamento, come non voler abitare al tredicesimo piano o non partecipare a eventi con tredici persone. È un fenomeno riconosciuto che si manifesta in molte culture, spesso senza un legame diretto con il Venerdì.
Quali sono gli altri giorni sfortunati nel mondo, oltre al Venerdì 13?
Come accennato, in diverse culture di lingua spagnola e greca, il giorno sfortunato è il Martedì 13. Inoltre, in Italia e Cina, il numero 17 è talvolta ritenuto sfortunato. In Giappone, invece, il numero 4 è evitato perché la sua pronuncia (shi) è simile a quella della parola “morte”.
La paura del Venerdì 13 ha radici storiche verificabili?
La paura è principalmente una fusione di due paure separate, quella del 13 (antica) e quella del venerdì (legata alla tradizione cristiana). La combinazione specifica e la sua diffusione di massa sono state molto potenziate da fattori culturali moderni, in particolare dal romanzo del 1907 di Thomas W. Lawson, che ha trasformato la credenza in un fenomeno popolare.
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