Oggi, in quello che sarebbe stato il 78° compleanno di André the Giant, ricordiamo non solo i suoi epici incontri sul ring, ma anche le sue incredibili gesta fuori dal mondo del wrestling.
André, la cui statura imponente, circa 2,24 mt, lo aveva reso la “ottava meraviglia del mondo”, era una figura imponente e indimenticabile.
Nato André Roussimoff, la star del wrestling WWF, pesava oltre 220 kg, e non era solo un avversario formidabile in gara, ma anche un personaggio leggendario nella vita di tutti i giorni. Le sue capacità fuori dal ring erano talmente note che molti dei suoi contemporanei raccontavano aneddoti incredibili sulle sue abitudini alcoliche e le sue esagerazioni.
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Una delle storie più famose riguarda l’incontro di André con Hulk Hogan a Wrestlemania 3, dove Hogan ammise di non essere sicuro dell’esito del match. “Era la prima volta che salivo sul ring senza sapere chi avrebbe vinto“, confessò Hogan. La leggendaria capacità di André di determinare l’esito degli incontri aggiungeva un ulteriore strato di mito alla sua figura.
Fuori dal ring, André era noto per il suo consumo colossale di alcolici. Hulk Hogan racconta di una volta in cui André bevve più di 100 birre in meno di un’ora all’aeroporto di Tampa. “L’ho incontrato alla Delta Crown Lounge e in meno di 45 minuti aveva bevuto 108 birre da 350 ml“, ricorda Hogan.
Anche Gerald Brisco, un produttore della WWE, racconta di come André fosse solito chiedere sei bottiglie di vino prima di salire sul ring, che beveva senza che nessuno se ne accorgesse.
Il suo consumo leggendario non si limitava alla birra. Sul set del film “La principessa sposa”, André accumulò un conto di circa 40.000 euro al bar dell’hotel. Cary Elwes, suo co-protagonista, racconta di una bevanda chiamata “The American”, una miscela potente che André beveva come fosse acqua.
Durante un’intervista con David Letterman, André confermò di aver bevuto 117 birre in una notte. E alcuni sostengono che abbia raggiunto il record non ufficiale di 156 birre in una sola seduta.
Un altro aneddoto raccontato da Brutus Beefcake descrive un volo da Tokyo agli Stati Uniti durante il quale André, troppo grande per entrare nei bagni dell’aereo, dovette usare un sacco della spazzatura per i suoi bisogni. “I suoni e gli odori erano inumani“, ricorda Brutus, “con gente che sveniva e vomitava per il disagio“.
La vita di André the Giant, piena di eccessi e leggende, rimane impressa nella memoria non solo per le sue imprese sul ring, ma anche per le storie incredibili che circondano il suo personaggio. Anche se ci ha lasciato nel 1993 a soli 46 anni, la sua eredità continua a vivere attraverso i racconti di chi l’ha conosciuto meglio.
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