Un gioco di specchi tra segreti militari e disinformazione: le verità emergenti sull’Area 51
Negli anni, l’Area 51, base segreta dell’aeronautica statunitense situata nel deserto del Nevada, è diventata sinonimo di mistero, UFO e presunti contatti alieni. Ma secondo una recente indagine pubblicata nel 2024 dal Dipartimento della Difesa statunitense (DoD), le teorie sugli alieni potrebbero essere servite da copertura per esperimenti militari altamente classificati.
L’analisi è stata condotta dall’All-domain Anomaly Resolution Office (AARO), organismo ufficiale incaricato di fare luce su segnalazioni riguardanti oggetti anomali e presunti progetti segreti. Il risultato? Durante la Guerra Fredda, il governo americano avrebbe incoraggiato la diffusione di fake news sugli UFO per distogliere l’attenzione da prototipi aeronautici in fase di test, come l’U-2 e l’A-12, due velivoli da ricognizione progettati per operazioni in teatri geopolitici delicati【www.defense.gov】.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la portavoce del Pentagono Sue Gough ha dichiarato che alcuni materiali analizzati dall’AARO risultano “fabbricati” e non riconducibili a tecnologie aliene, ma a sistemi militari protetti da massima segretezza【Fonte: www.wsj.com】.
L’origine delle teorie: alieni, disinformazione e l’effetto Lazar
Uno dei personaggi chiave nella costruzione del mito alieno dell’Area 51 è Robert Lazar, che nel 1989 affermò pubblicamente di aver lavorato in una sezione segreta denominata S-4, dichiarando di aver visto astronavi non terrestri in fase di studio. Queste affermazioni non furono mai confermate, ma alimentarono il culto dell’insabbiamento e rafforzarono l’idea che il governo custodisse prove di vita extraterrestre.
Le rivelazioni recenti, tuttavia, dipingono uno scenario differente: alcuni ufficiali militari avrebbero persino distribuito false fotografie di UFO ai cittadini locali, insinuando di essere testimoni di eventi paranormali. Tutto questo, secondo il rapporto AARO, sarebbe stato parte di una strategia di “copertura psicologica”, volta a sviare l’attenzione dei civili e dei servizi segreti stranieri dalle reali sperimentazioni in corso.
La struttura della base e i misteri ancora irrisolti
L’Area 51 si trova nei pressi del lago asciutto di Groom Lake, un sito militare istituito nel 1955 per test aeronautici. È sorvegliata 24/7 e totalmente inaccessibile al pubblico, sebbene sia oggi visibile su Google Maps (fino al 2018 le immagini satellitari erano censurate).
Il personale vi accede tramite voli interni che partono da un terminal riservato dell’aeroporto internazionale di Las Vegas. La struttura è classificata come TS/SCI (Top Secret / Compartmented Information) e continua a operare al di fuori del controllo pubblico.
Secondo un documento reso accessibile tramite il Freedom of Information Act (FOIA), la CIA ha ufficialmente riconosciuto l’esistenza della base solo nel 2013, declassificando parte della documentazione storica.
Quando la fantasia diventa virale
Nel 2019, la base tornò sotto i riflettori grazie al fenomeno social “Storm Area 51 – They Can’t Stop All of Us”, nato per scherzo su Facebook e poi degenerato in un evento virale. Migliaia di utenti pianificarono un’irruzione per scoprire la verità, con tanto di meme e cosplay. Il momento più iconico? Un partecipante immortalato mentre correva imitando il protagonista della serie anime Naruto.
Realtà o finzione? Il confine si fa sottile
La figura di Jerry Freeman, escursionista che negli anni ’90 entrò clandestinamente nella zona, aggiunge un ulteriore strato di mistero. Freeman dichiarò di aver avvertito “vibrazioni nel terreno” e di aver osservato luci mobili nel lago prosciugato, un dettaglio che ancora oggi alimenta i sospetti su ciò che avviene nel cuore dell’Area 51.
Il recente rapporto dell’AARO, però, non conferma la presenza di tecnologia extraterrestre, e anzi sostiene che le voci diffuse negli anni siano parte di una strategia militare consapevole, orchestrata per proteggere lo sviluppo di velivoli avanzati e mantenere il vantaggio tecnologico sulle superpotenze rivali dell’epoca.
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