Se sei alle prime armi nel mondo delle valute digitali, potresti sentirti sopraffatto dalla quantità di nomi: Bitcoin, Ethereum, e poi un’infinità di altre. La buona notizia è che capire la distinzione tra queste tre categorie è il primo passo per muoversi con consapevolezza in questo spazio. Non sono semplici concorrenti, ma servono a scopi molto diversi.
Bitcoin: l’Oro Digitale
Il Bitcoin (BTC), lanciato nel 2009 da Satoshi Nakamoto, è stata la prima vera criptovaluta e rimane oggi la più grande per capitalizzazione di mercato. Il suo obiettivo fondamentale è semplice e potentissimo: essere una moneta digitale, decentralizzata, che opera senza l’autorità di una banca centrale.

Le sue caratteristiche chiave:
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- Scopo Principale: È una riserva di valore digitale e un mezzo di scambio. Molti lo vedono come un “oro digitale” grazie alla sua scarsità.
- Scarsità: Esiste un limite massimo di 21 milioni di BTC che potranno mai essere creati. Questa scarsità programmata è cruciale per la sua percezione come store of value a lungo termine.
- Focus: La sua blockchain (la Bitcoin blockchain) è focalizzata sulla sicurezza e sull’immutabilità delle transazioni monetarie.
- Velocità: In media, un nuovo blocco viene aggiunto ogni 10 minuti. Questo lo rende più lento rispetto ad altre reti, ma massimizza la sicurezza.
Ethereum: il Computer Mondiale Decentralizzato
Ethereum (ETH) è molto più di una semplice valuta. Lanciato nel 2015 da Vitalik Buterin, è una piattaforma decentralizzata che esegue i cosiddetti smart contract, ovvero contratti digitali che si auto-eseguono al verificarsi di determinate condizioni. Pensa a Ethereum come al sistema operativo di un computer, ma che gira su migliaia di macchine in tutto il mondo.
Le sue caratteristiche chiave:
- Scopo Principale: È una piattaforma per applicazioni decentralizzate (dApps), DeFi (finanza decentralizzata), NFT (token non fungibili) e, in generale, per l’innovazione blockchain. Ether (la sua valuta nativa) è il “carburante” (chiamato gas) che alimenta queste operazioni.
- Versatilità: Permette di costruire intere applicazioni finanziarie e non solo. Ethereum è la base della maggior parte dell’ecosistema Web3.
- Offerta: A differenza di Bitcoin, Ether non ha un limite massimo di offerta prefissato, sebbene il suo meccanismo post-aggiornamento “The Merge” ne preveda una potenziale riduzione (deflazione) tramite la distruzione di una parte di ETH (il burning).
- Velocità: Storicamente aggiungeva blocchi ogni circa 15 secondi, molto più veloce di Bitcoin, anche se le transazioni più complesse richiedono più tempo e costi (gas).
Altcoin: Tutte le Altre
Il termine Altcoin è l’abbreviazione di “Alternative Coin” (moneta alternativa) e si riferisce, in termini semplici, a tutte le criptovalute diverse da Bitcoin.
Mentre Bitcoin ed Ethereum dominano il mercato, esistono oltre 20.000 Altcoin, ognuna con un obiettivo specifico (fonte: dati di settore inizio 2023).
Categorie e Scopi delle Altcoin:
- Competitori di Ethereum (Layer 1): Sono piattaforme blockchain che cercano di offrire una maggiore scalabilità o commissioni più basse rispetto a Ethereum. Esempi noti sono Cardano (ADA), Solana (SOL) o Avalanche (AVAX). Il loro obiettivo è fornire una piattaforma migliore per le dApps e gli smart contract.
- Criptovalute per Pagamenti: Monete che mirano a essere un mezzo di scambio più efficiente e veloce di Bitcoin. Un esempio storico è Litecoin (LTC).
- Stablecoin: Criptovalute come Tether (USDT) o USD Coin (USDC) il cui valore è ancorato a una valuta fiat (come il dollaro USA), riducendo la volatilità.
- Token di Utilità: Sono monete che danno accesso a un servizio o prodotto all’interno di un ecosistema specifico. Ad esempio, il token di governance di un protocollo DeFi.
La Differenza Tecnica Semplificata
Per riassumere le differenze fondamentali tra Bitcoin e Ethereum:
Caratteristica | Bitcoin (BTC) | Ethereum (ETH) |
Identità | Oro Digitale / Valuta | Piattaforma per dApps / Computer Mondiale |
Funzione | Transazioni Monetarie | Smart Contract, DeFi, NFT |
Limite Offerta | Fissato a 21 milioni | Non fissato, ma potenziale deflazione |
Meccanismo di Consenso | Proof-of-Work (PoW) originale (ora anche su ETH: Proof-of-Stake (PoS)) | Passato a Proof-of-Stake (PoS) |
In sostanza, Bitcoin è l’asset digitale per eccellenza, il pioniere, ideale per la conservazione del valore. Ethereum è l’infrastruttura che alimenta un intero mondo di innovazione. Le Altcoin riempiono tutti gli altri spazi, concentrandosi su velocità, costi o casi d’uso molto specifici.
FAQ
Cos’è il meccanismo Proof-of-Stake (PoS) e perché è importante per Ethereum?
Il Proof-of-Stake è un meccanismo di consenso in cui i validatori “bloccano” i loro Ether per convalidare le transazioni, anziché utilizzare una grande potenza di calcolo come nel Proof-of-Work di Bitcoin. Questo passaggio, completato con “The Merge”, ha reso Ethereum molto più efficiente dal punto di vista energetico, riducendo il suo consumo di energia di oltre il 99%, un dato cruciale per la sua sostenibilità futura.
Cosa si intende esattamente per smart contract su Ethereum?
Uno smart contract è un codice software auto-eseguibile, con i termini dell’accordo scritti direttamente nelle sue righe. Ad esempio, un contratto può essere programmato per trasferire automaticamente fondi a una persona il giorno X se il prezzo di un asset raggiunge il valore Y. Eliminano la necessità di intermediari (come un avvocato o una banca) per l’esecuzione di accordi, rendendo i processi più rapidi e trasparenti.
Bitcoin è solo per i pagamenti o ha altre funzioni?
Bitcoin è nato come sistema di cassa elettronico peer-to-peer, ma con il tempo la sua funzione principale si è spostata verso la conservazione del valore a lungo termine. Le innovazioni come il Lightning Network mirano a migliorare la sua scalabilità per i pagamenti quotidiani, ma la sua percezione più forte sul mercato rimane quella di essere un bene rifugio digitale a causa della sua robusta sicurezza e offerta limitata a 21 milioni di unità.
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