Ci sono strumenti la cui invenzione ha cambiato il corso della storia, imprimendovi la sua impronta, ed altri che, seppure meno “utili” o “importanti”, sono amatissimi da grandi e piccino.
In quest’ultimo gruppo rientra senza dubbio il caleidoscopio: di cosa si tratta?
Il caleidoscopio è uno strumento ottico inventato dal fisico inglese David Brewster.
Il termine è di origine greca (καλειδοσκοπεω) e il suo significato in lingua italiana può essere cosi reso: “oggetto che permette di vedere belle forme”.
Se ne possono trovare alcuni anche molto sofisticati e costosi ma il più rudimentale caleidoscopio è formato da un semplice tubo di cartone rivestito internamente di almeno due specchi mentre nella parte anteriore, separati dal corpo centrale da un vetro rotondo trasparente, sono inseriti dei frammenti colorati di varie forme e colori e a chiusura un vetro smerigliato.
L’osservatore, guardando attraverso questo strumento, vede una grande varietà di figure simmetriche prodotte dalla riflessione dei frammenti di vetro sugli specchi, figure che ad ogni sguardo appaiono differenti ed in movimento.