La cometa interstellare 3I/ATLAS continua a stupire gli scienziati. Tra nuove ipotesi e segnali misteriosi, emerge una teoria affascinante: la presenza di vulcani ghiacciati in eruzione sulla sua superficie. Un dettaglio che potrebbe riscrivere ciò che sappiamo sugli oggetti provenienti da altri sistemi stellari.

Vulcani di ghiaccio sulla cometa 3I/ATLAS: un enigma scientifico
Gli occhi del mondo sono puntati su 3I/ATLAS, l’oggetto interstellare che sta attraversando il nostro sistema solare. Secondo alcune ipotesi, la sua superficie ospiterebbe criovulcani attivi, un fenomeno raro e affascinante.
Questi vulcani non eruttano lava, ma getti di acqua, ammoniaca o metano congelati, che subiscono sublimazione mentre si avvicinano al Sole. Questa teoria è sostenuta da uno studio pubblicato su arXiv, che confronta la composizione della cometa con quella di oggetti transnettuniani e pianeti nani del nostro sistema solare.
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La somiglianza tra 3I/ATLAS e corpi celesti del sistema solare potrebbe suggerire un’origine comune o un’evoluzione simile, nonostante il suo viaggio interstellare.
Secondo Josep Trigo-Rodríguez, ricercatore del CSIC/IEEC, la composizione della cometa è sorprendentemente familiare. Ciò fa ipotizzare che 3I/ATLAS non sia un oggetto completamente alieno, ma il risultato di processi cosmici condivisi da molti sistemi planetari.

Segnali ritmici e ipotesi extraterrestri
Un altro dettaglio ha riacceso il dibattito sul vero potenziale misterioso di 3I/ATLAS. L’astrofisico di Harvard Avi Loeb ha notato che la luce emessa dalla cometa segue un ritmo regolare, simile a un battito cardiaco ogni 16,16 ore.
Questa variabilità luminosa potrebbe essere causata da getti di materiale che si attivano periodicamente, creando un effetto pulsante nella chioma. Tuttavia, Loeb non esclude l’ipotesi più audace: che si tratti di una struttura artificiale o una sonda aliena.
Il 19 dicembre 2025, 3I/ATLAS raggiungerà il punto più vicino alla Terra. Sarà un’occasione unica per raccogliere nuovi dati e verificare se ci troviamo davvero davanti a un oggetto naturale o qualcosa di più.
Conclusione
La cometa 3I/ATLAS continua a generare domande e teorie affascinanti, sospesa tra scienza e suggestioni extraterrestri. La presenza di criovulcani e segnali ritmici rendono il suo studio fondamentale per comprendere meglio l’universo.
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