Con la Carta di Inclusione puoi acquistare beni di prima necessità come alimenti, farmaci e pagare le bollette di luce e gas. Non è invece permesso usarla per giochi d’azzardo, sigarette, alcolici, acquisti online o all’estero. L’uso corretto della carta è fondamentale per non rischiare la sospensione del sussidio. Questa regola assicura che il sostegno economico sia destinato esclusivamente alle spese essenziali del nucleo familiare, come previsto dalla normativa dell’Assegno di Inclusione (ADI).
L’obiettivo di questo strumento, erogato tramite PostePay, è sostenere le famiglie in difficoltà garantendo l’accesso a beni e servizi indispensabili. Vediamo nel dettaglio come funziona, quali sono i limiti e cosa dice la legge per evitare errori che potrebbero costare caro.

Cosa si può acquistare con la Carta di Inclusione?
La normativa che regola l’Assegno di Inclusione è chiara: la carta è pensata per le spese essenziali. Questo significa che la maggior parte dei tuoi acquisti quotidiani è permessa. La regola generale è che puoi usare la carta in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie che accettano il circuito di pagamento Mastercard.
Ecco una lista più dettagliata delle categorie di spesa ammesse:
- Spese alimentari: Qualsiasi prodotto alimentare, dalle materie prime come pane, pasta e carne, a prodotti per l’infanzia.
- Farmaci e spese sanitarie: Medicinali, ticket sanitari, articoli ortopedici e qualsiasi prodotto acquistabile in farmacia o parafarmacia.
- Bollette di luce e gas: Puoi recarti agli uffici postali per saldare le utenze domestiche.
- Abbigliamento e calzature: L’acquisto di vestiti è consentito, in quanto considerato un bene necessario.
- Elettrodomestici: È possibile acquistare piccoli e grandi elettrodomestici, come un frigorifero o una lavatrice.
- Spese per la casa: Prodotti per la pulizia, articoli di ferramenta e piccoli mobili.
Posso pagare l’affitto o il mutuo?
Sì, è una delle possibilità più importanti. Per i nuclei familiari che vivono in affitto, è possibile disporre un bonifico mensile direttamente dall’ufficio postale per pagare il canone di locazione. Chi ha un mutuo, invece, può usare la carta per pagare le rate direttamente presso gli sportelli.
Questa funzione specifica è stata pensata per sostenere una delle spese più gravose per le famiglie, quella abitativa, garantendo stabilità al nucleo.
La lista completa dei beni vietati: cosa non comprare
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha stilato un elenco preciso di acquisti vietati per evitare un uso improprio del sussidio. L’uso della carta per questi beni può portare a controlli e alla sospensione del beneficio.
Cosa è assolutamente vietato acquistare?
- Giochi d’azzardo: È vietato l’uso della carta per qualsiasi servizio che preveda vincite in denaro, come SuperEnalotto, gratta e vinci o scommesse sportive.
- Tabacco e derivati: Sigarette, sigari, tabacco e sigarette elettroniche non possono essere acquistati con la Carta di Inclusione.
- Bevande alcoliche: Qualsiasi tipo di superalcolico, vino o birra è escluso.
- Acquisti online e all’estero: La carta è bloccata per le transazioni su piattaforme di e-commerce (come Amazon) e non funziona al di fuori del territorio italiano.
- Armi e materiale pornografico: Come per altre carte simili, questi acquisti sono severamente proibiti.
- Servizi finanziari e assicurativi: Non è possibile usare la carta per acquistare prodotti finanziari, creditizi o assicurativi.
- Abbonamenti a piattaforme streaming: Servizi come Netflix, Prime Video o pay-tv non sono considerati beni di prima necessità e quindi sono esclusi.
Queste restrizioni sono state imposte per garantire che l’aiuto statale vada a coprire i bisogni reali e primari, come cibo, salute e casa.
Come funzionano i prelievi di contante?
Una delle domande più frequenti riguarda la possibilità di prelevare denaro contante dalla carta. È possibile farlo, ma con dei limiti precisi che dipendono dalla composizione del nucleo familiare.
Il limite mensile per il prelievo in contanti è di 100 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona. Questo importo viene moltiplicato per la scala di equivalenza specifica dell’ADI. Ad esempio:
- Nucleo di 1 adulto e 1 minore: Scala di equivalenza 1.4, prelievo massimo 140€/mese.
- Nucleo di 2 adulti e 2 minori: Scala di equivalenza 2.1, prelievo massimo 210€/mese.
I prelievi possono essere effettuati presso gli sportelli automatici (ATM) di Poste Italiane o bancari, utilizzando il PIN ricevuto insieme alla carta. Il contante prelevato può essere utilizzato per spese non tracciabili, come il mercato rionale o piccole spese quotidiane dove non è possibile usare il pagamento elettronico.
Come controllare il saldo della Carta di Inclusione?
Sapere quanto credito residuo hai sulla carta è fondamentale per gestire al meglio le spese familiari. Ci sono diversi modi per verificare il saldo:
- Sportello ATM: Inserendo la carta in un qualsiasi ATM di Poste Italiane o bancario e selezionando l’opzione “visualizza saldo”.
- Sportello di Poste Italiane: Chiedendo direttamente all’operatore.
- App PostePay e BancoPosta: Se si è registrati ai servizi online di Poste Italiane.
- Servizio di lettura telefonica: Chiamando il numero verde 800.666.888 da fisso o il numero 06.4526.6888 da mobile (a pagamento secondo il proprio piano tariffario).
Tenere sotto controllo il saldo aiuta a pianificare gli acquisti ed evitare di trovarsi senza fondi per le spese importanti.
Domande Frequenti (FAQ)
1. Posso usare la Carta di Inclusione per fare benzina? Sì, è possibile utilizzare la Carta di Inclusione per acquistare carburante per il proprio veicolo, poiché rientra tra le spese considerate necessarie per la mobilità quotidiana, come recarsi al lavoro o accompagnare i figli a scuola. L’acquisto può essere fatto presso le stazioni di servizio abilitate al circuito Mastercard.
2. Cosa succede se faccio un acquisto vietato per errore? Un singolo errore difficilmente porta a una sanzione immediata, ma acquisti vietati ripetuti attivano dei sistemi di controllo. Se l’INPS rileva un uso improprio e sistematico della carta, può sospendere l’erogazione del beneficio e, nei casi più gravi, revocarlo del tutto, chiedendo la restituzione delle somme indebitamente percepite.
3. La carta ha dei costi di gestione o commissioni? No, la Carta di Inclusione non ha costi di gestione o di ricarica. Tuttavia, potrebbero essere applicate delle commissioni per i prelievi di contante presso gli ATM bancari (diversi da Poste Italiane). È sempre consigliabile verificare le condizioni specifiche presso gli sportelli postali per non avere sorprese.
4. Se non spendo tutto l’importo in un mese, lo perdo? Le somme non spese nel mese vengono accumulate, ma non all’infinito. La normativa prevede che gli importi non spesi o non prelevati, ad eccezione degli arretrati, vengano sottratti dalla mensilità successiva nei limiti del 20% del beneficio erogato. Questo meccanismo incentiva un utilizzo regolare del sussidio per le necessità correnti.
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