La missione spaziale OSIRIS-REx, lanciata per studiare Bennu, un asteroide che potrebbe rappresentare una minaccia per la Terra, ha recentemente fatto ritorno al nostro pianeta portando con sé campioni dell’asteroide per analisi scientifiche.
Bennu, un corpo celeste di circa 500 metri di diametro, è al centro di studi importanti per comprendere meglio lo spazio circostante e identificare le possibili minacce provenienti dall’esterno.
Secondo quanto riportato da Space.com, la sonda ha raggiunto Bennu nel 2018 e, dopo aver trascorso più di due anni a esaminare l’asteroide e a raccogliere campioni, è tornata sulla Terra.
Durante la missione, sono state raccolte oltre mille particelle superiori al mezzo millimetro, inclusi alcuni frammenti che raggiungono i 3,5 centimetri.
Dante Loretta, il principale ricercatore del progetto, ha rivelato che i campioni analizzati mostrano caratteristiche sorprendenti, come una crosta di fosfato simile ai materiali presenti nei corpi acquatici di altri pianeti, piuttosto che ai comuni frammenti meteoritici. Questa osservazione, benché ancora in fase di verifica, rappresenta la principale ipotesi sulla provenienza di questi materiali.
Sebbene i dettagli completi dello studio saranno divulgati in un convegno il prossimo mese, le informazioni finora ottenute dalla missione OSIRIS-REx offrono insight significativi sulla composizione di Bennu e sul suo possibile legame con gli ambienti oceanici extraterrestri.