La stragrande maggioranza delle donne del mondo si ritrova, prima o poi, a fare i conti con la cellulite.
Convinte che tutto dipende da una cattiva alimentazione o dal sovrappeso, tantissime donne si “uccidono” letteralmente in palestra o fanno una maniacale attenzione a quello che mangiano, convinte di sconfiggerla.
C’è però una brutta notizia: se uno stile di vita sano e tanto sport possono aiutare, la cellulite non andrà miracolosamente via perché si tratta di una vera e propria patologia.
La cellulite è infatti un disturbo degenerativo che coinvolge il tessuto adiposo sottocutaneo e si manifesta con avvallamenti o buchi che conferiscono alla pelle il cosiddetto “aspetto a buccia d’arancia”.
Si manifesta quando la microcircolazione sanguigna viene compromessa e finisce con l’ingolfarsi e far soffrire il tessuto adiposo sottocutaneo: un problema che può derivare da uno stile di vita scorretto, ma anche da fattori genetici ereditari e da squilibri ormonali che non vanno sottovalutati.
Ricordiamo che il termine cellulite è stato coniato per la prima volta nel 1920 e da allora sono stati utilizzati numerose altre nomenclature, come liposclerosi, panniculosi, lipodistrofia ginoide (GLD), panniculopatia edematofibrosclerotica (PEFS).
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