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Infedeltà nelle relazioni: chi ha più probabilità di tradire secondo la scienza?

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Il tema dell’infedeltà nelle relazioni di coppia continua a suscitare interesse e dibattito. Ma esistono davvero tratti della personalità o comportamenti che rendono alcune persone più propense a tradire? Diversi studi suggeriscono che sì, alcune caratteristiche possono aumentare il rischio di infedeltà, pur senza determinarla in modo inevitabile.

Infedeltà nelle relazioni chi ha più probabilità di tradire secondo la scienza

Narcisismo sessuale: un campanello d’allarme

Una delle correlazioni più forti individuate dalla ricerca è quella tra narcisismo sessuale e tradimento. Secondo il Cambridge Dictionary, il narcisismo si manifesta come un’eccessiva attenzione verso il proprio aspetto fisico e le proprie capacità personali. Quando questo atteggiamento si estende alla sfera intima, prende il nome di narcisismo sessuale, ovvero la tendenza a sopravvalutare le proprie abilità sessuali.

Uno studio condotto nel 2014 da James McNulty e Laura Widman ha osservato 123 coppie di neosposi per un periodo di quattro anni. I risultati hanno mostrato che i partecipanti con alti livelli di narcisismo sessuale erano significativamente più inclini all’infedeltà.

Il desiderio sessuale solitario è un fattore di rischio?

Nel 2021, una nuova ricerca ha analizzato tramite machine learning la relazione tra masturbazione frequente (o “desiderio sessuale solitario”) e comportamento infedele. I risultati hanno evidenziato che livelli elevati di desiderio sessuale individuale possono essere un predittore di propensione al tradimento, anche se non ne costituiscono la causa diretta.

Aspetti fisici e infedeltà: un’ipotesi sorprendente

Uno dei dati più curiosi emersi negli studi sul tema riguarda una possibile connessione biologica. Lo zoologo Petter Bøckman, analizzando il comportamento dei primati, ha suggerito che la dimensione dei testicoli maschili può essere correlata alla fedeltà della partner femminile. In base alle sue osservazioni, in specie dove le femmine sono meno fedeli, i maschi sviluppano testicoli più grandi per aumentare le possibilità riproduttive.

Anche se si tratta di una teoria biologica ancora dibattuta, offre uno spunto interessante per comprendere l’evoluzione dei comportamenti legati alla sessualità.

Chi ha già tradito è più propenso a farlo di nuovo?

Il detto “chi tradisce una volta, tradisce sempre” trova parziale conferma in una ricerca del 2017 che ha analizzato 484 coppie. Secondo lo studio, il 44% dei partecipanti ha ammesso di aver tradito almeno una volta, e tra questi, la probabilità di ricadere nell’infedeltà era tre volte più alta. Kayla Knopp, autrice della ricerca, sottolinea come il comportamento passato sia un elemento importante per comprendere le dinamiche future nelle relazioni.

Infedeltà: predisposizione o scelta?

È importante chiarire che nessuna caratteristica, né psicologica né fisica, determina con certezza il tradimento. Le ricerche indicano correlazioni e probabilità aumentate, ma non una condanna. Fattori come narcisismo, desiderio sessuale individuale o esperienze passate possono aumentare il rischio, ma non giustificano né prevedono automaticamente un comportamento infedele.

Ogni relazione è unica, e anche chi presenta tratti associati all’infedeltà può scegliere di costruire rapporti basati su rispetto, comunicazione e fiducia reciproca.


Conclusione

La scienza ci offre strumenti utili per comprendere meglio le dinamiche dell’infedeltà, ma non esistono formule certe per prevedere il comportamento umano. La chiave per prevenire il tradimento resta una: coltivare relazioni sane, autentiche e consapevoli, in cui la crescita individuale sia parte integrante del legame di coppia.

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