Come il Cervello delle Persone con Afantasia Elabora le Immagini Visive

VEB

Un recente studio pubblicato su Current Biology ha fatto luce su come il cervello delle persone con afantasia reagisce agli stimoli visivi. L’afantasia è una condizione in cui un individuo non è in grado di creare immagini mentali, ma secondo questa ricerca, il loro cervello mostra comunque un’attività significativa quando tentano di visualizzare qualcosa.

Come il Cervello delle Persone con Afantasia Elabora le Immagini Visive

Afantasia: Una Percezione Diversa delle Immagini Mentali

L’afantasia è caratterizzata dall’incapacità di evocare immagini nella mente. Tuttavia, lo studio guidato dal professor Joel Pearson dell’Università del Nuovo Galles del Sud suggerisce che, sebbene queste persone non possano formare immagini vivide, il loro cervello conserva schemi di elaborazione visiva, anche se in modo alterato. Secondo Pearson, i segnali cerebrali possono subire distorsioni prima di diventare consapevoli.

L’Esperimento: Rivalità Binoculare per Analizzare la Percezione Visiva

Il team di ricerca ha coinvolto 14 persone con afantasia e 18 partecipanti senza questa condizione. Gli scienziati hanno utilizzato la tecnica della “rivalità binoculare”, mostrando ai partecipanti due motivi a strisce di colori differenti. Questo metodo consente di studiare come il cervello elabora le informazioni visive quando i segnali provenienti da entrambi gli occhi entrano in conflitto.

I risultati hanno evidenziato che coloro con capacità visive normali potevano influenzare la percezione dei modelli, mentre le persone con afantasia mostravano una minore capacità di farlo. Pearson ha spiegato che più un’immagine mentale è vivida, maggiore è la sua influenza sulla percezione.

L’Attività Cerebrale Durante la Visualizzazione

Per approfondire il fenomeno, gli scienziati hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale (fMRI), monitorando il flusso di ossigeno in diverse aree del cervello. L’analisi ha rivelato che tutti i partecipanti sperimentavano un’intensa attività nella corteccia visiva primaria sia durante la percezione di schemi reali sia quando tentavano di visualizzarli mentalmente. Tuttavia, nei soggetti con afantasia, questa attività risultava leggermente inferiore, suggerendo un’elaborazione delle informazioni diversa.

Un aspetto interessante è emerso nella modalità di elaborazione visiva: solitamente, le immagini percepite dall’occhio destro vengono elaborate nell’emisfero sinistro del cervello e viceversa. Nei partecipanti con afantasia, però, questo schema sembrava alterato.

L’Intelligenza Artificiale e la Decodifica delle Immagini Mentali

Gli studiosi hanno anche addestrato algoritmi di intelligenza artificiale per riconoscere i modelli di attività cerebrale durante i test. I risultati hanno confermato che il cervello delle persone con afantasia elabora le immagini in modo diverso: mentre nei partecipanti con una normale capacità visiva si osservava un’attività cerebrale coerente tra i due emisferi, nei soggetti con afantasia mancava il cosiddetto “cross-talk”, ovvero l’interazione tra le diverse aree cerebrali per la decodifica delle immagini.

Quali Sono le Prossime Ricerche sull’Afantasia?

Sebbene questo studio non chiarisca completamente perché le persone con afantasia non riescano a formare immagini mentali, offre nuovi spunti per la ricerca futura. Il professor Pearson ha dichiarato che il lavoro su questa condizione è come un’indagine poliziesca e che il suo obiettivo è comprendere meglio i meccanismi della corteccia visiva.

Gli studiosi sottolineano che i risultati sono preliminari e necessitano di ulteriori approfondimenti. Tuttavia, questa ricerca rappresenta un passo avanti nella comprensione dell’afantasia e delle sue implicazioni neurologiche.

Conclusione L’afantasia rimane un fenomeno affascinante e ancora poco compreso, ma questo studio suggerisce che, nonostante l’incapacità di formare immagini mentali, il cervello delle persone affette mostra comunque un’attività visiva significativa. Con ulteriori ricerche, potremmo un giorno scoprire esattamente come e perché questa condizione si manifesta, aprendo nuove strade per la comprensione della percezione umana e del funzionamento del cervello.

Next Post

Si rifiuta di vendere casa e adesso vive in mezzo ad un'autostrada

In Cina, un uomo si è ritrovato a vivere nel cuore di un’autostrada dopo aver rifiutato l’offerta del governo per l’acquisto della sua proprietà. Questa insolita vicenda ha trasformato la sua casa in un simbolo di resistenza e, allo stesso tempo, in un monito sulle conseguenze delle negoziazioni immobiliari azzardate. […]
Si rifiuta di vendere casa e adesso vive in mezzo ad un autostrada