Una persona manipolatrice si riconosce da comportamenti ricorrenti come colpevolizzazione, distorsione della realtà, controllo emotivo e l’uso di bugie sottili. Agisce per ottenere vantaggi personali, spesso senza che la vittima se ne accorga.

Segnali principali di una persona manipolatrice
1. Colpevolizzazione costante
Le persone manipolatrici spingono gli altri a sentirsi sempre in torto. Anche quando sbagliano, riescono a ribaltare la situazione.
2. Uso della gaslighting
La gaslighting è una tecnica che distorce la realtà. Il manipolatore fa dubitare la vittima dei propri ricordi o della propria percezione.
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3. Ricatto emotivo
Minacce velate, vittimismo e silenzi punitivi sono strumenti frequenti. Questi meccanismi creano ansia e senso di colpa.
4. Comunicazione ambigua
Evita risposte dirette. Usa giri di parole o battute sarcastiche per confondere e controllare.
5. Controllo nascosto
Vuole decidere con chi parli, cosa fai e come ti comporti. Maschera il controllo come preoccupazione o amore.
Comportamenti comuni di un manipolatore
Strategie che usano spesso
- Ti fanno sentire in debito, anche senza motivo.
- Cambiano opinione improvvisamente e ti incolpano se ti adegui.
- Sfruttano informazioni personali contro di te.
- Parlano male degli altri per isolarti o farti alleato.
- Evitano responsabilità, incolpando sempre fattori esterni.

Effetti psicologici sulle vittime
Le persone manipolate sviluppano spesso:
- Bassa autostima
- Ansia e senso di colpa costante
- Difficoltà nel prendere decisioni
- Isolamento sociale
Con il tempo, la vittima può non riconoscere più i propri bisogni o desideri.
Come difendersi da una persona manipolatrice
1. Riconoscere i segnali
Il primo passo è accettare che certi comportamenti sono tossici, anche se mascherati da buone intenzioni.
2. Stabilire confini chiari
Dire “no” è fondamentale. Serve a preservare il proprio spazio mentale ed emotivo.
3. Non giustificarsi sempre
I manipolatori si nutrono di spiegazioni. Offrire troppe giustificazioni li rafforza.
4. Cercare supporto esterno
Parlare con un amico, un familiare o uno psicologo può aiutare a vedere la situazione da fuori.
Esempio pratico: il collega manipolatore
Un collega si prende sempre il merito del lavoro altrui. Quando glielo fai notare, minimizza o ti accusa di essere troppo sensibile. In riunione ti interrompe, ma poi si mostra premuroso in privato. Questo comportamento ambiguo genera insicurezza e senso di inferiorità.
Dati e tendenze recenti
Secondo uno studio del 2023 condotto in ambito psicologico, il 28% delle persone dichiara di aver avuto a che fare con una figura manipolatrice in ambito lavorativo o personale. Le tecniche più diffuse includono gaslighting (61%), controllo relazionale (47%) e colpevolizzazione sistematica (39%).
FAQ – Domande frequenti
1. Le persone manipolatrici sono sempre consapevoli del loro comportamento?
Non sempre. Alcune agiscono per schemi appresi fin dall’infanzia, altre lo fanno in modo strategico e consapevole.
2. Un manipolatore può cambiare?
È possibile, ma solo con consapevolezza e lavoro psicologico profondo. Spesso, però, non riconosce il problema.
3. Come distinguere tra preoccupazione e controllo?
La preoccupazione lascia spazio e rispetto. Il controllo limita, impone e genera ansia.
FONTI
- Ministero della Salute – Manipolazione affettiva
- Ordine degli Psicologi – Gaslighting e tecniche manipolative
- Studio APA 2023 – Psychological Manipulation in Workplace
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