Condivide le immagini della ex fidanzata, oltre 1 miliardo di multa

VEB

Un giudice ha emesso una sentenza che obbliga l’accusato a pagare 1,2 miliardi di dollari, una somma decisamente maggiore di quella richiesta dagli avvocati delle vittime.

Condivide le immagini della ex fidanzata oltre 1 miliardo di multa
foto@Pixabay

Nello stato del Texas, negli USA, un individuo che ha diffuso online immagini e video privati della sua ex compagna “per vendicarsi” è stato condannato a risarcire danni per un totale di 1 miliardo e 200 milioni di dollari.

La vittima, una donna identificata come DL, si è rivolta al tribunale quando il suo ex partner ha distribuito le registrazioni della telecamera di sorveglianza della sua abitazione, dopo la fine della loro relazione, attraverso account falsi sui social media.

Gli avvocati della donna hanno sottolineato che l’ex fidanzato ha diffuso le foto utilizzando Dropbox, e dai documenti del tribunale emerge che ha anche etichettato amici, parenti e colleghi mentre condivideva il materiale.

È stato riportato che l’uomo ha creato un sito web su cui ha caricato le immagini, le ha mandate a un sito per adulti e ha inviato le stesse via e-mail.

È stato rivelato che l’uomo aveva conservato gli indirizzi e-mail e le password della sua ex, accedendo alla telecamera di sicurezza di casa attraverso questi account per ottenere le immagini private.

Gli avvocati della vittima avevano inizialmente richiesto 100 milioni di dollari di risarcimento, ma l’ex fidanzato, accusato di aver divulgato il video, non ha preso parte al processo.

Si è appreso che l’indagato, senza rappresentanza legale, non ha risposto nemmeno alla citazione. Di conseguenza, il tribunale ha emesso la condanna di pagamento di 1,2 miliardi di dollari.

Nel 2015, una legge texana ha reso illegale la diffusione di immagini intime senza consenso, chiamata “revenge porn“, con l’intenzione di nuocere alla vittima. La condanna può portare fino a un anno di prigione e una multa di 4.000 dollari. Queste leggi sono in vigore in 48 stati del paese.

Non è ancora chiaro se l’accusato effettuerà il pagamento, ma la parte lesa ha la possibilità di avviare un’azione legale per ottenere la confisca dei beni dell’accusato o di incaricare un’agenzia di riscossione per recuperare i danni.

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