No, chi si trova al Polo Sud non si sente capovolto. Anche se, tecnicamente, dal punto di vista spaziale ogni persona sulla Terra è orientata in modo diverso, la forza di gravità fa sì che la percezione resti invariata: i piedi toccano terra e il cielo resta sopra la testa, ovunque ci si trovi sul globo.
L’astrofisico Justin Vandenbroucke, ricercatore dell’Università del Wisconsin, ha vissuto sette settimane al Polo Sud tra dicembre 2024 e gennaio 2025. La sua esperienza, raccontata in un articolo per The Conversation, chiarisce come la percezione del proprio corpo rimanga identica, nonostante il radicale cambio di punto di vista geografico e astronomico.

Cosa cambia davvero al Polo Sud: cielo e costellazioni
Sebbene non ci si senta fisicamente “a testa in giù”, il cielo sopra l’Antartide appare completamente diverso rispetto a quello visto dall’emisfero settentrionale. Ad esempio, la Luna mostra un volto invertito: i crateri visibili dal Wisconsin risultano ora “sotto” la sua superficie osservata dal Polo Sud.
Anche le costellazioni cambiano orientamento. Orione, che nel Nord globale è raffigurato come un cacciatore, nell’emisfero sud appare come se stesse facendo la verticale. Lo stesso succede con molte altre formazioni stellari, rendendo il cielo australe un’esperienza affascinante e, per molti, straniante.
Come funziona la gravità sulla Terra?
La gravità terrestre ci attira tutti verso il centro del pianeta, indipendentemente da dove ci troviamo. Questo significa che per ogni individuo sulla Terra, “giù” è sempre verso il centro e “su” è sempre dalla parte opposta.
Immagina una palla da baseball con due dita appoggiate su lati opposti: ognuna punta verso il centro, ma viste da fuori, sembrano andare in direzioni opposte. Allo stesso modo, una persona al Polo Nord e una al Polo Sud possono sembrare capovolte l’una rispetto all’altra — ma non lo percepiscono, perché entrambe si trovano in equilibrio perfetto nel proprio punto di gravità.
Come ha notato lo stesso Vandenbroucke: “Mentre mi trovavo al Polo Sud, ho fatto la verticale per puntare nella stessa direzione dei miei amici del Wisconsin. Ma in foto sembrava stessi sollevando il mondo, come Superman.”
Conclusione
Essere al Polo Sud non significa essere sottosopra: è solo una questione di prospettiva e fisica gravitazionale. Il nostro orientamento è relativo, ma la percezione resta costante grazie alla forza che ci ancora al pianeta.
Per approfondire:
- NASA – Gravity and Orbits
- The Conversation – What’s up and down at the South Pole?
- European Southern Observatory – Southern Sky Guide
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