Creative coding: la programmazione dall’arte alla pratica

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Spesso si guarda alla programmazione come ad un’attività ripetitiva e automatica, ma la realtà va ben oltre l’immaginario collettivo. Il programmatore, infatti, lavora con un linguaggio: di conseguenza, così come esistono i poeti e i letterati, esistono anche i developer che modellano i propri linguaggi di competenza in maniera artistica e creativa. In quel caso la programmazione diventa una vera e propria opera d’arte, e si tratta di un tema che merita di essere approfondito.

La programmazione come opera d’arte

Creative coding la programmazione da arte alla pratica

Si chiama creative coding, e si tratta di una tendenza esplosa intorno agli anni ’90 e ai primi anni del 2000. Esisteva già prima, ma era particolarmente di nicchia, e con l’avvento di Internet è finalmente diventata di pubblico dominio. Cosa si intende per programmazione creativa? La volontà di manipolare codici e linguaggi per ottenere un risultato artistico, come nel caso delle opere visuali, comunicando così un messaggio o stimolando una certa sensazione.

Si parla ad esempio dei caratteri ASCII ordinati in modo tale da creare un’immagine o replicare un’opera d’arte, come la Monna Lisa. In realtà il coding stesso può diventare espressione di creatività, anche se l’utente finale non lo vede. Si fa riferimento alle soluzioni particolarmente complesse trovate dai developer per sviluppare una certa funzione, che possono essere viste al pari della risoluzione di un teorema da parte di un matematico.

Se si torna all’aspetto visuale, invece, è opportuno parlare del motion graphic, con le immagini che cambiano in base al movimento del cursore su di esse. Si tratta di tecniche complesse, anche se in apparenza potrebbero sembrare semplici o in certi casi addirittura banali. Però l’effetto finale è tale da veicolare sempre un messaggio od una sensazione particolare, proprio come le opere d’arte.

La programmazione nell’uso quotidiano

Un discorso diverso riguarda la programmazione nell’uso quotidiano e i mestieri associati a questo mondo, che potrebbero risultare poco creativi. Tuttavia, si tratta di attività utili ed essenziali per la creazione e lo sviluppo di software e pagine web che altrimenti non esisterebbero: proprio per questo, si può concepire la programmazione come un’arte che genera prodotti ex novo e li mette al servizio della collettività, esattamente come un artigiano digitale.

Inoltre, alcuni dei mestieri legati alla programmazione sono estremamente importanti in ambito digital, se non addirittura indispensabili in alcuni casi. Basti pensare a coloro che si occupano dello sviluppo di software e soluzioni per la cyber security, che hanno l’arduo compito di proteggere milioni di dati sensibili dagli attacchi degli hacker, oppure ai professionisti che programmano i dispositivi o i software dotati di intelligenza artificiale, che al momento rappresentano il futuro della programmazione.

Poi c’è il mestiere dello sviluppatore web, strettamente legato al coding e attualmente uno dei più richiesti dal mercato delle professioni digitali. Questa figura ha il compito di programmare piattaforme e interfacce a seconda che si tratti di un front end o di un back end developer (o di un full stack, che fa entrambe le cose). Ovviamente si parla di professioni che presuppongono delle competenze specifiche che possono essere acquisite soltanto attraverso percorsi formativi mirati, soprattutto se si considera la complessità del mondo del coding.

Per fare un esempio concreto, per poter intraprendere il mestiere dello sviluppatore web, sarà necessario frequentare un corso specifico per web developer, fondamentale per acquisire le skill tecniche funzionali allo svolgimento della professione (che ovviamente presuppone una conoscenza approfondita dei linguaggi di programmazione). Lo stesso discorso vale per le altre professioni digitali, che, a seconda dell’ambito di applicazione, necessitano alcune competenze specifiche piuttosto che altre. Chiaramente la lista delle professioni legate al coding è molto lunga, e si espande di giorno in giorno, per via dei diversi utilizzi della programmazione. Basti ad esempio citare lo sviluppatore mobile, insieme al programmatore che si occupa della UX (user experience), agli ingegneri legati al mondo del cloud e agli sviluppatori di database.

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