Un’invasione silenziosa, ma sempre più preoccupante, sta interessando molte nazioni europee. Si tratta della Tapinoma magnum, una specie di formica originaria del bacino del Mediterraneo, oggi in rapida espansione nel cuore dell’Europa. Le sue colonie non solo minacciano gli ecosistemi locali, ma stanno causando danni strutturali ed elettrici nelle infrastrutture urbane di diversi Paesi.

Un’invasione che cresce nell’ombra
Originaria di aree come Italia, Spagna, Marocco, Algeria e Tunisia, la Tapinoma magnum è già diffusa in diverse nazioni europee tra cui Francia, Belgio, Germania, Svizzera e Paesi Bassi. Secondo i dati raccolti da entomologi e associazioni di controllo infestazioni come la British Pest Control Association (BPCA), è solo questione di tempo prima che questa specie attraversi anche la Manica e raggiunga il Regno Unito.
Perché la Tapinoma magnum è così pericolosa?
La minaccia non è solo ecologica, ma anche infrastrutturale. Queste formiche, infatti, scavano tunnel sotto le strade, possono insinuarsi sotto pavimentazioni urbane, danneggiare edifici e mordere cavi elettrici, con conseguenze dirette sulla fornitura di elettricità e di Internet. Sono già stati registrati diversi casi di blackout locali e interruzioni di servizio, legati alla loro presenza.
Come spiega Niall Gallagher, direttore tecnico della BPCA, “le specie invasive come questa sono una minaccia significativa perché formano supercolonie che soppiantano le specie locali e si radicano in ambienti urbani e suburbani”.
Le supercolonie: una forza invisibile da milioni di individui
Il tratto distintivo di Tapinoma magnum è la capacità di costruire supercolonie enormi, composte da fino a 20 milioni di individui, capaci di estendersi su aree di oltre 60 acri. Questa caratteristica le rende incredibilmente resistenti agli sforzi di eradicazione.
A differenza delle formiche comuni, queste non competono tra loro quando appartengono alla stessa colonia, il che consente loro di cooperare su scala vastissima. Questo comportamento sociale rappresenta una strategia vincente per l’espansione e una sfida seria per il controllo della loro diffusione.
Come si stanno diffondendo in Europa?
Le modalità principali attraverso cui la Tapinoma magnum si sta espandendo comprendono:
1. Trasporto accidentale con piante ornamentali o da vivaio.
Le formiche spesso viaggiano insieme a piante in vaso e terriccio, inconsapevolmente trasportate da giardinieri, vivaisti e imprese florovivaistiche.
2. Favorita dal cambiamento climatico.
Le estati più lunghe e inverni meno rigidi registrati in Europa settentrionale negli ultimi anni stanno creando le condizioni climatiche favorevoli alla sopravvivenza di questa specie anche in aree precedentemente inospitali. Secondo il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, molte specie invasive stanno beneficiando direttamente dell’alterazione del clima.
Quali sono i Paesi più colpiti?
I casi documentati finora coinvolgono in particolare:
- Francia: la regione della Provenza è tra le più esposte;
- Germania e Belgio: presenza crescente nelle zone urbane e nei vivai;
- Paesi Bassi e Svizzera: segnalazioni in giardini pubblici e quartieri residenziali.
Il Regno Unito è considerato ad alto rischio, data la sua vasta rete commerciale e i recenti inverni miti, che potrebbero accelerare la diffusione.
Quali danni stanno provocando?
Gli impatti della diffusione della Tapinoma magnum si dividono in tre categorie principali:
1. Danni strutturali
Le formiche scavano sotto pavimentazioni, marciapiedi e strade, compromettendo la stabilità dei supporti urbani. In alcune città francesi sono già stati documentati cedimenti del suolo in aree pedonali.
2. Interruzioni elettriche e digitali
Attirate dal calore e dalle vibrazioni, queste formiche mordono i cavi elettrici, provocando cortocircuiti e interruzioni. Alcune municipalità hanno già dovuto effettuare costose riparazioni a linee elettriche e cavi Internet.
3. Sostituzione delle specie locali
Le supercolonie esercitano una pressione ecologica fortissima, mettendo in pericolo le formiche native e alterando gli equilibri ecologici di interi habitat urbani e periurbani.
Quali soluzioni sono in campo?
Monitoraggio e prevenzione
Le autorità sanitarie e ambientali stanno intensificando il monitoraggio dei punti di ingresso (come porti e vivai) e dei territori a rischio. Alcuni Paesi, come i Paesi Bassi, hanno introdotto protocolli di ispezione delle piante ornamentali provenienti da regioni mediterranee.
Educazione e collaborazione
La sensibilizzazione pubblica è fondamentale. I cittadini devono essere in grado di riconoscere i segni della presenza della Tapinoma magnum: file lunghissime di formiche nere, nidi sotterranei vicino a strutture in calcestruzzo, e presenza intensa di insetti anche in pieno giorno.
Ricerca scientifica
I ricercatori stanno esplorando metodi biologici e meno tossici per contenere la diffusione, come l’uso di feromoni per interrompere la comunicazione tra gli individui o l’introduzione di parassiti naturali in grado di contrastare l’espansione.
Conclusione: una sfida europea da affrontare insieme
La Tapinoma magnum rappresenta oggi una minaccia concreta per le infrastrutture urbane e l’equilibrio ambientale europeo. La sua diffusione, favorita dal cambiamento climatico e dalla globalizzazione commerciale, richiede un coordinamento internazionale tra scienziati, amministrazioni locali e cittadini.
Non è solo una questione di insetti: è un indicatore chiave di come le specie invasive stiano ridefinendo il paesaggio urbano europeo. Intervenire ora significa ridurre danni futuri — ambientali, economici e sociali.
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