Daniele Bossari, ecco a cosa mi ha spinto alla depressione

VEB

Essere ricchi è famosi è uno status a cui aspirano in molti, ma così come è facile, per una serie di eventi fortuiti, ritrovarsi “sulla vetta del mondo”, così è altrettanto facile cadere, e farsi male, tanto male.

Lo sa bene Daniele Bossari che, in una bella e “forte” intervista a Verissimo, ha raccontato i suoi momenti più duri, tra depressione d abuso di alcol.

A Silvia Toffanin il conduttore tv parla del suo nuovo libro, “La faccia nascosta della luce”, nel quale sono contenute le sue riflessioni riguardanti uno dei momenti più duri che ha vissuto.

È iniziato tutto intorno al 2002 con il giudizio di un grande critico televisivo che mi fece a pezzi – spiega Bossari -. Se non si hanno gli strumenti per affrontare i giudizi si può finire come me o molto peggio”.

Ho cominciato a vedere l’alcol come uno strumento utile per dimenticare i miei fantasmi: nel momento più acuto sono arrivato a bere più di una bottiglia di whiskey al giorno. Bevevo tutto il giorno, anche se non lo davo a vedere“, confessa quindi il conduttore.

Al culmine della disperazione ha pensato persino al gesto più estremo:

Non trovavo una soluzione ai miei problemi e ho cominciato a pensare di eliminarmi, mi sembrava la cosa meno dolorosa per tutti. Una sera ero a casa da solo, pioveva molto e ricordo di essere uscito perché era scattato l’allarme. Di fronte a casa c’era un cantiere aperto, così, in uno stato di totale confusione, ho deciso di scavalcare la recinzione. Mi sono arrampicato e mi sono ritrovato in bilico su una trave a 10 metri di altezza“.

Per fortuna quello stesso gesto gli ha dato la forza di ricominciare: “Tornato a casa mi sono guardato allo specchio e ho sentito un urlo fortissimo uscire dalla mia anima che mi ha fatto scattare qualcosa. Da quel momento c’è stata la ricostruzione della mia vita fino ad arrivare a oggi“.

foto@Wikipedia

Next Post

Amazon ritira dalle vendite decorazioni e apribottiglia a tema Auschwitz

Sono stati, giustamente, ritirati dalle vendite alcuni prodotti dal colosso e-commerce Amazon, si trattava di prodotti che avevano come tema il campo di sterminio di Auschwitz. Il Museo di Auschwitz ha condannato Amazon per la vendita di regali a tema Auschwitz. Tra gli oggetti palline di Natale a forma di […]