Sei affascinato dal mondo delle percezioni extrasensoriali e ti chiedi quale sia la differenza tra un medium e un sensitivo? Non sei il solo. Spesso questi termini vengono usati in modo intercambiabile, creando confusione. In realtà, sebbene entrambe le figure posseggano capacità percettive fuori dall’ordinario, i loro ruoli e le modalità con cui esercitano le proprie facoltà sono distinti.

Il Sensitivo: Percezione ed Empatia
Un sensitivo è una persona con una spiccata capacità di percepire informazioni attraverso canali non ordinari, spesso definiti come sesto senso o intuizione profonda. Questa percezione può riguardare persone, luoghi, oggetti o eventi, sia passati, presenti o futuri. I sensitivi possono “sentire” le emozioni altrui (empatia psichica), percepire aure o energie, o avere premonizioni. Non agiscono necessariamente come intermediari tra il mondo fisico e quello spirituale, ma piuttosto come ricettori di informazioni sottili che provengono dal piano dell’esistenza materiale o da quello energetico.
Molti sensitivi sviluppano le loro capacità naturalmente e le utilizzano per fornire consigli, interpretare sogni o intuire situazioni. Non sono focalizzati sulla comunicazione con entità disincarnate, ma piuttosto sull’ottenere insight e comprensione attraverso le loro percezioni amplificate. Alcune definizioni, come quelle presenti sul sito dell’Associazione Italiana di Parapsicologia, tendono a descrivere il sensitivo come un individuo con “facoltà di percezione extrasensoriale generale”.
Il Medium: Ponte tra i Mondi
Il medium, a differenza del sensitivo, è specificamente un intermediario, un “ponte” tra il mondo fisico e il mondo spirituale. La loro capacità distintiva risiede nel facilitare la comunicazione tra i vivi e le entità disincarnate, come spiriti di defunti, guide spirituali o altre presenze non fisiche. Questa comunicazione può avvenire in vari modi:
- Chiaroveggenza: il medium vede immagini o scene portate dagli spiriti.
- Chiaroudienza: il medium ode voci o messaggi.
- Chiarsentienza: il medium percepisce sensazioni o emozioni trasmesse dagli spiriti.
- Trance: in alcuni casi, il medium entra in uno stato di trance profonda, permettendo all’entità di utilizzare temporaneamente il suo corpo per comunicare (questo è un metodo più raro e controverso).
Storicamente, figure come Eusapia Palladino, una medium italiana della fine dell’Ottocento, hanno attirato l’attenzione di scienziati e studiosi per i loro presunti fenomeni di materializzazione ed ectoplasmia. È importante notare che il campo del mediumnismo è stato ed è tuttora oggetto di ampio dibattito scientifico e scetticismo, con molte presunte manifestazioni rivelatesi poi frodi. Tuttavia, l’idea di un medium come canale di comunicazione è una costante in molte tradizioni spirituali e filosofie esoteriche.
Conclusione e Approfondimenti
In sintesi, mentre il sensitivo possiede una percezione extrasensoriale ampia e può “leggere” energie e informazioni sottili, il medium è specializzato nella comunicazione con il mondo spirituale. Entrambe le figure operano nel regno delle percezioni non ordinarie, ma con finalità e modalità diverse.
Se l’argomento ti incuriosisce, ti invitiamo ad approfondire le tue conoscenze consultando fonti affidabili e accademiche sul tema della parapsicologia e delle esperienze extrasensoriali.
Per approfondire:
- Associazione Italiana di Parapsicologia (AIP): Per una prospettiva scientifica e di ricerca sulla parapsicologia.
- Society for Psychical Research (SPR): Una delle più antiche e rispettate organizzazioni che studiano i fenomeni psichici e paranormali.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!