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Cosa Nasconde il Lato Oscuro della Luna? Il Caso Swann e i Dossier Segreti della CIA

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Negli archivi declassificati della CIA emergono dettagli sconcertanti su uno dei programmi più controversi della Guerra Fredda: il Progetto Stargate, un’iniziativa segreta che univa spionaggio, psicotronica e percezione extrasensoriale. Ma la vera sorpresa non sta tanto nella natura del progetto quanto nelle dichiarazioni di uno dei suoi partecipanti principali: Ingo Swann, che affermò di aver osservato attività aliene sul lato nascosto della Luna.

Cosa Nasconde il Lato Oscuro della Luna

Questa teoria, più vicina alla fantascienza che alla scienza ortodossa, continua però ad affascinare per la sua combinazione di mistero, potere governativo e suggestioni cosmiche. Vediamo cosa dice la documentazione ufficiale — e cosa resta solo nel reame delle ipotesi.


Il Progetto Stargate: spionaggio e percezione psichica

Attivo tra gli anni ’70 e i primi anni ’90, il Progetto Stargate era uno sforzo congiunto della CIA e del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, dedicato allo studio del remote viewing (visione a distanza). I soggetti coinvolti venivano addestrati per “vedere” luoghi o eventi distanti usando solo la mente.

Ingo Swann, artista e medium, fu uno dei protagonisti di questo programma. In documenti pubblici e nel suo libro Penetration: The Question of Extraterrestrial and Human Telepathy, afferma di essere stato contattato nel 1975 da uomini legati ai servizi segreti per un’osservazione remota di un luogo molto particolare: il lato oscuro della Luna — la faccia che non vediamo mai dalla Terra.

Fonte ufficiale: CIA Reading Room – Stargate Documents


Le visioni di Swann: torri, luci e “alieni nudi” sulla Luna

Durante le sue sessioni, Swann raccontò di aver percepito strutture artificiali, torri altissime, cupole luminose, e movimenti meccanici sulla superficie lunare. Ma il dettaglio più surreale fu l’apparizione di esseri umanoidi nudi, apparentemente intenti in operazioni di scavo.

Swann riferì che, a un certo punto, due figure sembrarono accorgersi della sua “presenza mentale”, come se questi esseri possedessero forme di percezione extrasensoriale avanzata. L’esperimento fu interrotto bruscamente da “Mr. Axelrod”, il presunto responsabile del test. Il motivo rimase non divulgato, ma secondo Swann, era chiaro che qualcuno era molto preoccupato per quello che stava osservando.


Perché la NASA ha smesso di mandare uomini sulla Luna?

Swann teorizzò che la presenza aliena sulla Luna fosse una delle ragioni non dette per cui la NASA ha abbandonato le missioni lunari dopo l’Apollo 17 nel 1972. Sebbene questa affermazione non abbia basi documentate, si inserisce in un filone di teorie cospirative secondo cui la Luna sarebbe già “occupata” da una civiltà non terrestre, e ogni ulteriore esplorazione umana sarebbe stata scoraggiata.

Naturalmente, le vere ragioni dell’interruzione delle missioni lunari sono ben documentate e legate a fattori economici, politici e tecnologici (NASA History Office).


Cosa dice la scienza ufficiale?

Fino a oggi, non esistono prove scientificamente validate dell’esistenza di strutture artificiali o forme di vita intelligenti sulla Luna. Le immagini satellitari della NASA, raccolte attraverso orbiter ad alta risoluzione, non mostrano anomalie coerenti con le descrizioni di Swann.

La maggior parte degli scienziati considera queste affermazioni come fenomeni soggettivi, legati a stati alterati di coscienza, immaginazione o autosuggestione. Tuttavia, il fenomeno delle esperienze extracorporee e delle visioni a distanza è ancora oggetto di studi psicologici e neuroscientifici.

Per esempio, l’American Psychological Association afferma che fenomeni come la remote viewing non hanno ricevuto conferme sperimentali solide, pur riconoscendo che possono avere un impatto soggettivo reale su chi li sperimenta (APA – Psychology of Anomalous Experiences).


Perché queste storie continuano ad affascinare?

Racconti come quello di Ingo Swann alimentano una narrazione culturale potente: quella della presenza di misteri oltre la nostra comprensione, custoditi da governi e agenzie spaziali. Il fatto che nessun essere umano sia tornato sulla Luna dal 1972 — e che la missione Artemis della NASA sia stata più volte rimandata — offre terreno fertile a queste suggestioni.

Anche l’interesse privato per l’esplorazione lunare, guidato da personaggi come Elon Musk (SpaceX) e Jeff Bezos (Blue Origin), riporta l’attenzione sulla possibilità che il ritorno sulla Luna possa finalmente chiarire — o complicare — il mistero.


E se un giorno scoprissimo che Swann aveva ragione?

Sebbene non esistano conferme concrete, la possibilità che l’universo contenga altre forme di intelligenza non è più solo materia da fantascienza. Secondo recenti dichiarazioni di funzionari della NASA e del Pentagono, la ricerca di vita extraterrestre intelligente è oggi una priorità scientifica reale.

Come dichiarato in una pubblicazione del SETI Institute, è plausibile che forme di vita avanzata possano esistere in luoghi remoti del nostro sistema solare, anche se non necessariamente sul nostro satellite naturale (SETI.org – Life Beyond Earth).


Conclusione: tra immaginazione e dossier reali

Il racconto di Ingo Swann rimane al confine tra esperienza personale, teoria della cospirazione e stimolo per nuove riflessioni. Non è necessario credere alla lettera per riconoscere il valore narrativo e culturale di queste storie, che spingono la scienza a porre domande nuove su ciò che sappiamo — o pensiamo di sapere — dell’universo.

Finché le missioni spaziali future non porteranno risposte definitive, il lato nascosto della Luna continuerà a rappresentare un enigma affascinante, alimentato tanto da dossier governativi quanto da visioni audaci.


Fonti autorevoli e approfondimenti

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