L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, torna a far parlare di sé con una dichiarazione sorprendente quanto provocatoria. Alla domanda su chi vedrebbe come prossimo Papa, Trump ha risposto con la sua consueta ironia (o forse no):

“Vorrei diventare Papa. Sarebbe la mia prima scelta.”
L’affermazione è arrivata nel contesto di un’intervista con un giornalista che gli chiedeva un’opinione sul futuro del papato. Trump ha aggiunto, senza scendere troppo nei dettagli:
“Abbiamo un ottimo cardinale a New York, quindi vedremo cosa succederà.”
Trump e il “buon cardinale”: il riferimento a Raymond Leo Burke
Anche se Trump non ha fatto nomi espliciti, molti osservatori ritengono che si riferisse al cardinale Raymond Leo Burke, figura di spicco della Chiesa cattolica americana e già citato tra i possibili candidati al papato.
Il legame tra Burke e Trump non è una novità. Già nel 2016, durante la campagna presidenziale, il cardinale aveva espresso simpatia politica per Trump, sottolineando la sua promessa di difendere i valori cristiani, opporsi all’aborto e tutelare la famiglia tradizionale.
Un’alleanza conservatrice su più fronti
Sia Trump che Burke sono noti per le loro posizioni conservatrici su temi etici e sociali. Entrambi si sono schierati:
- contro l’aborto e le legislazioni pro-choice;
- a favore di una visione tradizionale della famiglia;
- critici verso l’immigrazione indiscriminata;
- in opposizione all’espansione dei diritti LGBT nel contesto culturale e normativo.
Sogno pontificio o provocazione mediatica?
La frase di Trump ha sollevato reazioni contrastanti: per alcuni si tratta di una battuta sarcastica, per altri è l’ennesima uscita mediatica destinata a far discutere e rafforzare la sua base elettorale più religiosa e conservatrice. In ogni caso, diventare Papa è tecnicamente impossibile per chi non è vescovo cattolico, ma l’uscita resta indicativa della volontà di Trump di influenzare il dibattito religioso e valoriale a livello globale.
Conclusione: Trump, il Vaticano e un’alleanza ideologica che continua
Tra retorica provocatoria e reale influenza politica, Donald Trump continua a inserirsi nel dibattito religioso internazionale, puntando sull’elettorato cattolico conservatore e su figure ecclesiastiche che condividono le sue battaglie. Il futuro del papato è incerto, ma una cosa è certa: Trump continuerà a far parlare di sé, anche nei luoghi più impensabili.